“La cultura è morta”, ha detto Fernando Cerón, presidente della CCE, dopo essersi ritirato dall’edificio.
“La Casa della Cultura è stata occupata dalla Polizia Nazionale”, ha detto Fernando Cerón, presidente dell’organismo, segnalando che hanno assicurato i perimetri delle installazioni, nell’Avenida 6 de Diciembre e l’Avenida Patria.
“Per noi è insostenibile garantire questo spazio per la cittadinanza. Con molta pena devo dire che oggi è morta la cultura. La tirannia, l’oscurantismo e il terrore hanno vinto sull’allegria, la vita, la diversità e la pluralità. Il terrore sta posandosi sull’istituzione culturale più importante del paese”, ha detto Cerón, prima di ritirarsi dal luogo.
Ha spiegato che non può nemmeno rimanere insieme ai manifestanti che si sono riuniti, a causa del coprifuoco che vige dalle ore 22.00 fino alle 05.00.
Ha ricordato che l’ultima volta che la Casa della Cultura fu occupata dallo stato, fu 42 anni fa, nel contesto di una dittatura. “”Questa Casa della diversità è caduta nelle mani del terrore. Abbiamo parlato con la Polizia e ci ha garantito che non perseguiterà né arresterà i manifestanti”, ha aggiunto.
La Polizia rimarrà all’esterno della Casa, come dire, non entrerà nelle sale, biblioteche o corridoi interni dell’edificio di specchi. Secondo quanto ha informato la Polizia a Cerón, staranno unicamente nelle aree verdi.
20 giugno 2022
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Ecuador. Prosigue ocupada por la policía la Casa de la Cultura”, pubblicato il 20-06-2022 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2022/06/20/ecuador-prosigue-ocupada-por-la-policia-la-casa-de-la-cultura/] ultimo accesso 22-06-2022. |