Il ministro del Lavoro ha chiamato “collaboratori delle bande” i lavoratori che hanno annunciato di marciare il 1 maggio.

Giovedì il ministro del Lavoro del Salvador, Rolando Castro, ha affermato che i lavoratori e i sindacalisti che parteciperanno alla marcia che si svolgerà il primo maggio per commemorare il Giorno del Lavoratore, ci andranno “per difendere le bande”.

Fa parte dell’offensiva del Governo di Nayib Bukele, contro le associazioni, i sindacati e le organizzazioni sociali che hanno insistito ad organizzare la tradizionale marcia del Primo Maggio. Secondo la versione di Castro, quello che lui chiama “il vero movimento sindacale”, avrebbe informato il Governo che domenica non marcerà.

In questo senso, ha annunciato che con questo settore delle associazioni sindacali, si effettuerà un evento tra il Governo e il movimento sindacale, dove si annunceranno quello che ha chiamato “cose molto importanti per la classe lavoratrice”, e si è rallegrato “che mai si è fatto in questo modo, ci saranno eccellenti premi e sarà un giorno storico”.

È in questo momento che ha fatto la sua comparazione: “coloro che stanno convocando la marcia, dovunque parta, sarà chiaro di fronte alla storia del Salvador che sono familiari, collaboratori e finanziatori dei gruppi criminali (pandillas) del Salvador”.

Pertanto, Castro ha detto che bisogna vederli e descriverli “per quello che sono, sono gruppi finanziatori, collaboratori o familiari delle bande nel Salvador”.

Ha aggiunto che il Governo di Nayib Bukele condanna “qualsiasi azione che favorisca i gruppi delinquenziali, i delinquenti che hanno portato il lutto nelle famiglie salvadoregne. Fin d’ora condanniamo qualsiasi marcia a difesa delle bande”.

Secondo Castro, i movimenti sindacale e sociale che domenica scenderanno a marciare, “sono legati a gruppi criminali, che stanno chiedendo di snaturare il Giorno Internazionale della Classe Lavoratrice per andare a difendere le bande, (…) questi delinquenti saranno catturati in qualsiasi momento e in qualsiasi circostanza”, ha minacciato il ministro Castro. Questo, nel contesto del regime d’emergenza tuttora in vigore.

Nonostante ciò, il movimento sindacale e le organizzazioni della società civile marceranno non solo per commemorare il Giorno Internazionale del Lavoratore, come lo fanno ogni primo maggio, ma anche per altri aspetti che da mesi stanno richiedendo, il rispetto della democrazia, l’indipendenza dei poteri e lo Stato di Diritto; ma, secondo quanto hanno commentato non marceranno per difendere i delinquenti, ma per gli abusi che il Governo ha commesso contro la gente che non ha legami con le bande.

29 aprile 2022

teleSUR