S.O.S Nicaragua


Mónica Baltodano

La concitata frequenza con cui avvengono gli avvenimenti in Nicaragua e l’inusitata rapidità con cui la nuova notizia si sovrappone alla precedente, rende difficile scrivere una cronaca o sintetizzarli, ma ogni fatto ratifica la decisione della dittatura Ortega-Murillo di abbarbicarsi al potere e diventare perenni con le armi, la repressione e la paura. Il regime non è solo dittatoriale, ancor meno solo autoritario. È sultanico, dispotico, barbarico e fascista, come lo hanno giudicato diversi politologi.

Prigionieri e prigioniere di coscienza: figli di cagna dell’imperialismo

In un’apparizione pubblica, nel medesimo giorno in cui il Consiglio Supremo Elettorale lo proclamò “vincitore”, Ortega definì tutti i prigionieri politici come figli di cagna dell’imperialismo.1) Di conseguenza, loro non sono solo privati della propria libertà, ma restano in precarie condizioni carcerarie. Fino al 31 gennaio se ne elencavano 167 nell’ambito dell’aprile 2018 e dieci prima di quel anno, tra loro Marvin Vargas, primo imputato di coscienza di questa dittatura.2)

La brutale ondata repressiva iniziò nel maggio del 2021 con la perquisizione della Polizia dei locali e la seconda confisca delle attrezzature di lavoro giornalistico di Confidencial; è continuata con la cattura di sette precandidati alla presidenza della repubblica, anche, dirigenti politici, impresari, contadini e membri dell’Articolazione dei Movimenti Sociali, con il risultato di più di 40 prigionieri, che, per più di 90 giorni, sono stati sottoposti a condizioni di scomparsa forzata, senza nessun contatto con la propria famiglia e ora processati per cospirazione per aver procurato danni all’integrità nazionale.3) Non gli è stato permesso di ricevere alimenti, libri, coperte. Nulla, violando i loro più elementari diritti.

C’è, inoltre, un particolare accanimento con le donne dell’Unamos. La mitica comandante guerrigliera Dora María Téllez, Suyén Barahona, Ana Margarita Vigil e Tamara Dávila, sono state tenute in un brutale regime di isolamento, in piccole celle scure, senza finestre e senza nessuna comunicazione con gli altri prigionieri.

Nel novembre del 2021, mese della farsa elettorale, ci furono altri arresti. In quella occasione, legati all’uso delle reti sociali. Vari prigionieri e prigioniere furono accusati usando la Legge dei Ciberdelitti recentemente creata, conosciuta come Legge Putin.

Il 25 gennaio 2022, familiari dei prigionieri di coscienza emisero una dichiarazione cercando di tendere ponti con il governo, mediante quello che definirono un Processo di unificazione cittadina, che sarebbe iniziata con la liberazione dei prigionieri. La loro dichiarazione fu sostenuta immediatamente dal Consiglio Superiore dell’Impresa Privata (COSEP), che fino ad allora era rimasto in un totale mutismo.

Il regime rispose a questa iniziativa con un assoluto silenzio e il 1° febbraio iniziò i processi contro i detenuti con cause inventate. Fucilazione giudiziaria, li aggettivavano alcuni, e simulazione di processi, li chiama la difensora dei DD.UU., Dr.a Vilma Núñez, i processi sono stati fatti nei centri di detenzione, senza che gli avvocati difensori avessero avuto un colloquio con i loro rappresentati. Sono stati, inoltre, giudicati a porte chiuse, violando tutte le norme giuridiche, agendo contro un’esplicita legge, usando come testimoni dei poliziotti e presentando come prove: tweet, dichiarazioni nei mezzi di comunicazione e pubblicazioni nelle reti sociali.

Per il momento sono state realizzate più di diciassette di queste mascherate, e tutti sono stati dichiarati colpevoli. A otto è già stata pronunciata la sentenza. Il giornalista e precandidato presidenziale, Miguel Mora, padrone di Canal 100% Noticias, è stato condannato a 13 anni di carcere, così come il dirigente studentesco, Lester Alemán. Ana Margarita Vigil è stata condannata a 10 anni e Dora María Téllez a 8 anni di carcere. Martedì saranno vittime di questa parodia altri setti prigionieri politici.

In mezzo a questi processi, l’opinione pubblica si è commossa per la morte dell’eroe della lotta antisomozista, il Comandante Guerrigliero e Generale di Brigata (a riposo) Hugo Torres, tirato fuori dalla sua cella il 17 dicembre, dopo che da varie settimane era malato, con un deterioramento che è andato crescendo al punto di non potersi muovere né alimentare da solo. Quel giorno, Hugo ebbe un lungo svenimento e, per le grida dei suoi compagni, fu tirato fuori dal carcere e portato in una destinazione sconosciuta. Così è rimasto nelle mani delle autorità di polizia, fino a quando il 12 febbraio si è saputo della sua morte. Per due mesi non c’è stata una risposta alla domanda: dove e come sta Hugo? Dopo la sua morte non c’è stato nessun rapporto ufficiale sul giorno, l’ora, il luogo e le circostanze in cui è avvenuto il suo decesso. È morto nelle condizioni di prigioniero, in mano alle autorità senza che nessuna si pronunciasse sul fatto.

Risulta paradossale, e perfino crudele, il fatto che il suo carceriere, Daniel Ortega, fu uno dei prigionieri politici liberati dal carcere del somozismo da un comando sandinista di cui Hugo fu uno dei principali protagonisti. Oggi si sta chiedendo che le organizzazioni dei DD.UU. possano tornare in Nicaragua, e che sia creata un’istanza indipendente che indaghi le circostanze della morte di Hugo Torres, del quale precedentemente non si conosceva nessuna malattia.4)

Per tutto quello che sta succedendo ai prigionieri, è corretto affermare che Ortega ha superato in distruzione dell’istituzione della giustizia, in brutalità e in crudeltà, il dittatore Somoza.

Forzando spazi nella geopolitica

Nel dicembre del 2021, una missione presieduta da due figli di Ortega -Laureano e Rafael- si riunì in Russia con il vicecancelliere di quel paese, Sergei Ryabkov, e firmarono degli accordi di cooperazione in rappresentanza del governo del Nicaragua. Dopo viaggiarono in Cina. In quei giorni, e in modo improvviso, lo stato del Nicaragua ruppe le relazioni con Taiwan e aprì le relazioni con la Repubblica Popolare Cinese. Immediatamente, il governo espropriò illegalmente tutti i beni mobili e immobili di Taiwan, dalla quale aveva ricevuto per 15 anni donazioni e altri benefici. In un trasferimento arbitrario e imbarazzate, tutti i beni furono consegnati alla Cina.

La visita in Russia ha coinciso con delle dichiarazioni di Vladimir Putin, che ha affermato che il Nicaragua è un socio “molto importante” della Russia, e si è congratulato con Ortega per la sua “vittoria pesante” nelle elezioni del 7 novembre, mondialmente dichiarate una farsa. Con questi eventi, il regime inviava chiari segnali di ricerca di nuovi azionisti per la sua impresa, in una situazione internazionale che gli è definitivamente avversa.

Nel gennaio del 2022, durante l’isolamento internazionale, Daniel Ortega mise in scena una manifestazione priva di decenza auto ponendosi la fascia presidenziale. Con un insipido e ripetitivo discorso antinordmericano, e con la presenza di solo due capi di stato -Díaz Canel e Maduro- e invitati discussi come responsabili di crimini perseguiti dall’Interpol, Ortega e la Murillo hanno iniziato un nuovo periodo presidenziale che vogliono sia di altri cinque lunghi anni.

Chiusura e confisca di università5)

Questo processo cominciò nel dicembre del 2021, con la soppressione della personalità giuridica del Consiglio Nicaraguense della Micro, Piccola e Media Impresa (Conimipyme), e dell’Università Ispanoamericana, ambedue del medesimo padrone e per molti anni conosciuto come orteghista. Su queste due chiusure si è speculato, che siano relazionate a conflitti interni nelle stesse file del regime. Una cosa certa è che, dalla notte al mattino, i beni di questa università passarono allo stato.

Dopo furono cancellate cinque personalità giuridiche legate ad altre università, tra loro, l’emblematica Università Nazionale Politecnica del Nicaragua (UPOLI), fondata durante il somozismo, i cui spazi furono centri di resistenza nella sollevazione popolare dell’aprile 2018.6) Immediatamente e in modo arbitrario, l’Assemblea Nazionale confiscò tutti i loro beni senza il dovuto processo né l’indennizzo che prevede la Costituzione, approvò la creazione di altre università e concesse loro i beni di quelle cancellate. Dopo seguirono quelle legate a sedi nordamericane, come la Thomas More e la Mobile.

La razzia orteghista non si è fermata lì, dato che sono aumentate le cancellazioni di personalità giuridica di altre organizzazioni senza fini di lucro, inclusa l’Associazione delle Donne “María Elena Cuadra”, importante organizzazione sociale che si dedicava alla difesa dei diritti del lavoro delle donne che lavorano nelle maquilas o zone franche.

Torneremo sull’impatto della chiusura e confisca di sei università e dei centri di formazione superiore. La dittatura punta a lasciare, come unica alternativa educativa universitaria, gli spazi e le istituzioni ferreamente controllati da Ortega e dalla Murillo. In questo modo, in Nicaragua si mette fine all’autonomia universitaria e al diritto degli studenti ad un’educazione autonoma, non di partito e, molto meno, di proselitismo.

15 febbraio 2022

Note:

1) https://www.infobae.com/america/america-latina/2021/11/09/daniel-ortega-llamó-hijos-de-perra-a-los-presos-politicos-y-dijo-que-dejaron-de-ser-nicaragüenses/

2) https://desinformemonos.org/los-gulags-de-la-dictadura-de-ortega/

3) Legge emessa nel dicembre del 2020 con il proposito di tipizzare questo nuovo delitto.

4) Un ritratto di Hugo Torres appare in https://www.confidencial.com.ni/opinion/hugo-torres-jimenez-heroe-de-la-lucha-contra-la-dictadura-somocista/

5) Per necessità di spazio, anticipiamo solo la confisca di alcune università. Dopo saranno oggetto di un articolo speciale.

6) https://obreradelatecla.com/cinco-universidades-privadas-obligadas-al-cierre-tras-cancelacion-de-personalidad-juridica/

*Mónica Baltodano: Comandante guerrigliera della Rivoluzione Popolare Sandinista del 1979. Ricercatrice sociale e storica. Participante alle lotte contro il potere oppressore, il patriarcato e il capitale.

16 febbraio 2022

Desinformémonos

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Mónica Baltodano, S.O.S Nicaragua” pubblicato il 16-02-2022 in Desinformémonos, su [https://desinformemonos.org/s-o-s-nicaragua/] ultimo accesso 22-02-2022.

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