Messico: “Recuperiamo quello che ci appartiene”, i nahua dopo la distruzione della Casa dei Popoli


Redazione Desinformémonos

Juan C. Bonilla, 16 febbraio 2022. I più di 20 popoli nahua della Regione Cholulteca si sono dichiarati in assemblea permanente e in massima allerta, di fronte alla possibile riattivazione della imbottigliatrice che ha seccato i pozzi, i fiumi e le cisterne. Affermano che sono disposti a recuperare quello che gli appartiene, come lo hanno fatto in tutta la loro storia.

È lo spirito del comunicato che è stato diffuso da Popoli Uniti della Regione Cholulteca e dei Vulcani, di fronte ai soprusi dei governi federale, statale e municipale, che sono entrati con la forza nella Casa dei Popoli, nella quale le comunità nahua avevano costruito vita dove l’impresa Bonafont rubava la loro acqua.

Con questa azione è diventato evidente come i poteri appoggiano le multinazionali depredatrici, mentre reprimono i popoli che resistono al saccheggio e costruiscono la propria autonomia.

La cosa più importante, in queste difficili ore, è la disposizione alla lotta e alla resistenza delle comunità della regione, che stanno insegnando che non si sono vendute, che non si arrendono né claudicano. Questa è l’unica ragione per cui vogliono distruggere l’esempio di dignità e autonomia dei popoli nahua della Regione Cholulteca.

Il comunicato:

Ai popoli Nahua della Regione Cholulteca

All’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

Al Congresso Nazionale Indigeno

Al Consiglio Indigeno di Governo

Ai popoli del Messico e del mondo che difendono la vita

Alle organizzazioni nazionali e internazionali dei diritti umani

Ai collettivi del Messico e del mondo che resistono al sistema capitalista

Ai mezzi di comunicazione

Al Popolo in generale

Oggi, 15 febbraio 2022, il presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador, il governatore del Puebla, Luis Miguel Barbosa Huerta, e il presidente municipale di Juan C. Bonilla, José Cinto Bernal, si sono coordinati per difendere l’impresa Bonafont della compagnia DANONE, per derubare ai popoli la loro acqua e violare l’autodeterminazione delle comunità originarie della Regione Cholulteca. Con una mega-operazione con agenti della Guardia Nazionale, del corpo dei granatieri, della polizia statale e della polizia municipale hanno orchestrato l’entrata con la forza nelle installazioni di Altepelmecalli, la Casa dei Popoli, bastione dell’organizzazione per la difesa dell’acqua a livello nazionale e internazionale.

Questo attentato è la dimostrazione che gli stati sono al servizio degli interessi privati e le loro forze armate ci sono per reprimere la popolazione. In Messico stiamo vivendo un aumento di violenza contro i popoli organizzati, soltanto questa settimana i nostri compagni dell’Istmo di Tehuantepec, Ayotzinapa, Mactumatzá, Nahuatzen, sono stati repressi, il nostro compagno Francisco, un oppositore della Termoelettrica di Huexca, Morelos, è stato assassinato.

Questo è la dimostrazione che stiamo vivendo una guerra mondiale per l’acqua, contro i popoli e tutta l’umanità.

I fatti

All’1.20 am di martedì 15 febbraio, approfittando del poco traffico, decine di agenti delle forze pubbliche hanno bloccato la strada federale Messico Pueble, di fronte all’Altepelmecalli, la Casa dei Popoli, e con minacce hanno sgomberato i membri dei Popoli Uniti della Regione Cholulteca che difendevano l’immobile.

Sono entrati con la forza nelle installazioni, hanno demolito il posto dove c’era il picchetto che era stato installato davanti al cancello dal 22 marzo 2021, data in cui fu chiuso l’impianto di imbottigliamento per decisione dell’assemblea dei popoli della regione per bloccare il saccheggio dell’acqua, con questo hanno ignorato e violato la nostra autodeterminazione.

Hanno proceduto a cancellare i murali che diversi artisti avevano dipinto per sostenere la costruzione della Casa dei Popoli e che davano un’identità allo spazio.

Finora non conosciamo le condizioni in cui si trovano gli animali (galline, conigli, agnelli e maiali) che appartengono alle cooperative promosse nell’Altepelmecalli.

Così non conosciamo anche la sorte delle attrezzature con cui i membri dei Popoli Uniti sviluppavano progetti di Salute, Educazione, Comunicazione e Agricoltura, così come le centinaia di libri che facevano parte della biblioteca comunitaria.

Rendiamo responsabili i rappresentanti dei tre livelli di governo di qualsiasi danno che subiranno gli animali e gli oggetti che erano custoditi in queste installazioni.

Li rendiamo responsabili dell’integrità di tutti i membri dei Popoli Uniti della Regione Cholulteca, così come di tutte e tutti i compagni che hanno partecipato alla nostra resistenza.

Sono colpevoli di perpetrare il disastro ambientale che l’impresa Bonafont della compagnia DANONE stava provocando da 29 anni nelle comunità limitrofe ai vulcani Popocatépetl e Iztaccíhuatl.

Loro, lo stato e gli impresari, credono che sequestrando le installazioni dell’Altepelmecalli ci vinceranno. Noi, i Popoli nahua della Regione Cholulteca gli diciamo che non ci arrenderemo, continueremo a difendere la nostra acqua e la vita.

Facciamo un forte appello a tutte e tutti i compagni con cui abbiamo camminato in questa lotta a mobilitarsi nei propri territori.

– Facciamo appello ai popoli, alle organizzazioni e ai collettivi del Messico a realizzare azioni di protesta per denunciare la repressione che oggi stiamo vivendo, nelle sedi di CONAGUA, SEMARNAT, INPI, del governo municipale, statale e nazionale, all’ambasciata di Francia (paese d’origine dell’impresa Bonafont), e nelle installazioni dell’impresa DANONE.

– Facciamo appello ai nostri compagni in Francia, Italia, Inghilterra, Germania, Colombia, Venezuela, Argentina, Uruguay, Svizzera, Stati Uniti, Canada, Gana, Kurdistan a solidarizzare e mobilitarsi all’ambasciata del Messico nei propri paesi così come nelle installazioni della DANONE che ci sono nei loro territori.

– Esortiamo le organizzazioni dei Diritti Umani che ci accompagnano a documentare e denunciare le gravi violazioni dei nostri diritti come popoli e difensori ambientali quali siamo.

– Facciamo appello alle Università pubbliche e private a pronunciarsi contro questo sopruso.

Con questo mettiamo in moto a livello Globale una campagna permanente di mobilitazione, boicottaggio e sabotaggio contro l’impresa Bonafont della compagnia DANONE.

Noi, i più di 20 popoli nahua della Regione Cholulteca ci dichiariamo in assemblea permanente e in massimo allerta, di fronte alla possibile riattivazione dell’imbottigliatrice che ha seccato i nostri pozzi, fiumi e cisterne.

Recupereremo quello che è nostro come storicamente lo stiamo facendo.

Faremo valere, una volta di più, la Legge dei Popoli.

Il 15 febbraio 2022 dalle terre ribelli di Juan C. Bonilla.

Acqua, Terra e Libertà

FUORI LA BONAFONT!

FUORI LA DANONE!

ALT ALLA REPRESSIONE DEI POPOLI CHE DIFENDONO LA VITA

POPOLI UNITI DELLA REGIONE CHOLULTECA E DEI VULCANI

Avvertiamo sull’escalation del governo federale contro i movimenti, Michoacán, Oaxaca, Puebla.

15 febbraio 2022

Desinformémonos

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Redacción Desinformémonos, «Recuperaremos lo que nos pertenece»: nahuas luego de la destrucción de la Casa de los Pueblos” pubblicato il 15-02-2022 in Desinformémonos, su [https://desinformemonos.org/recuperaremos-lo-que-nos-pertenece-nahuas-luego-de-la-invasion-de-la-casa-de-los-pueblos/] ultimo accesso 18-02-2022.

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