Nel 1974, l’ex guerrigliero rischiò la vita in un’operazione per liberare dei prigionieri politici, tra i quali Daniel Ortega, il cui governo attualmente lo teneva in carcere con l’accusa di “tradimento della patria”.
L’ex guerrigliero Hugo Torres Jiménez, generale di brigata a riposo e prigioniero dal giugno del 2021, è morto a 73 anni, dopo aver avuto per più di due mesi gravi problemi di salute.
I figli di Torres hanno confermato la sua morte e hanno ringraziato per la solidarietà espressa per la dipartita del loro padre. Hanno aggiunto che per volontà dell’ex guerrigliero non saranno celebrate onoranze funebri né cerimonie pubbliche e che più avanti faranno conoscere altri dettagli sulla sua morte.
Nel pomeriggio di questo sabato, il Pubblico Ministero ha informato che Torres è morto per “malattia”. Quando si è presentato un deterioramento della sua salute è stato trasferito in un ospedale capitolino, dove è stato accompagnato da due dei suoi figli e un genero. È morto a causa delle sofferenze che aveva”, ha dichiarato la Procura senza fornire maggiori dettagli sul perché fu messo in isolamento. Non si conosce neppure in quale ospedale sia stato ricoverato e l’impatto che hanno avuto le condizioni di reclusione nel peggioramento della sua salute.
In un comunicato, la Procura aggiunge che conoscendo la gravità della malattia dell’ex guerrigliero e “per ragioni umanitarie” ha sollecitato la sospensione definitiva del processo di Torres, che è stato autorizzato dal giudiziario, ma non è stato messo in libertà.
Il 13 giugno 2021, durante una delle giornate di arresti contro i membri di UNAMOS, la Polizia arrestò l’ex guerrigliero sandinista, verso le due del pomeriggio, dopo aver perquisito la sua abitazione, a Managua.
Il comunicato della Polizia giustificò l’arresto di Torres a seguito di un’indagine per “atti che danneggiano l’indipendenza, la sovranità e l’autodeterminazione”, basati sulla Legge 1055 o “Legge sulla Sovranità”, approvata dal governo nel dicembre del 2020.
Torres partecipò a due operazioni storiche del FSLN
Torres nacque nel 1948, a El Espino, Madriz, anche se “a cinque anni la sua famiglia si trasferì a León, città dove visse e studiò, per cui è sempre stato considerato un leonese”, scrisse di lui la Baltodano, che negli ultimi anni, si è dedicata a documentare le memorie della lotta sandinista.
Nel 1971 aderì al FSLN e nel luglio del 1974, senza concludere i suoi studi di Diritto, passò in clandestinità. Immediatamente ricevette una preparazione politico-militare nella tenuta di campagna “El Panamá”, del collaboratore sandinista Yico Sánchez, a Jinotepe, Carazo.
Essendo stato scelto per far parte del Commando “Juan José Quezada”, passò dei mesi rinchiuso addestrandosi fino a quando attuarono l’operazione Dicembre Vittorioso, con la quale sequestrarono dei funzionari del Governo somozista che partecipavano ad una festa nella casa di Chema Castillo. Il commando chiese la liberazione dei prigionieri politici di allora. Raggiunsero i loro obiettivi in meno di 48 ore. Dopo, volarono all’Avana con i militanti politici liberati, tra i quali Daniel Ortega.
Alla fine del 1976, Torres partecipò a vari combattimenti difensivi, e a metà del 1978 fu selezionato per far parte del Commando “Rigoberto López Pérez”, che realizzò l’Operazione Morte al Somozismo o assalto al Palazzo Nazionale, “un’altra azione spettacolare che permise di liberare più di sessanta prigionieri politici”. Torres fu il secondo capo dell’operazione, a cui partecipò anche Dora María Téllez, anche lei oggi incarcerata a Managua.
Torres fu membro dell’Assemblea Sandinista fino al 1990 e responsabile della formazione politica dei soldati e degli ufficiali come capo della Direzione Politica dell’EPS (Esercito Popolare Sandinista). Nell’Esercito Nazionale ottenne il grado di generale di brigata, con il quale si congedò a metà dei 90”.
“Dalla sua reintegrazione nella vita civile, Torres espresse le sue critiche alla guida del partito di Daniel Ortega incamminata verso il patto con Arnoldo Alemán, politico di destra. Dopo, Torres ebbe relazioni con i gruppi critici verso il nascente orteghismo, esprimendo la sua preoccupazione “per la deriva autoritaria e i rischi che significava per la democrazia in Nicaragua”.
12 febbraio 2022
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Nicaragua. En la prisión falleció Hugo Torres, un importante luchador de la rebelión sandinista contra el dictador Somoza” pubblicato il 12-02-2022 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2022/02/12/nicaragua-en-la-prision-fallecio-hugo-torres-un-importante-luchador-de-la-rebelion-sandinista-contra-el-dictador-somoza/] ultimo accesso 14-02-2022. |