Questo 4 febbraio è stato realizzato l’ #oceanazo, un’azione globale a difesa dei mari e degli oceani.
In tutto il mondo si ripete il modello ecocida delle industrie petrolifere come Shell, Repsol, Wintershall o Equinor e, negli ultimi giorni, è avvenuto un disastro nelle coste devaste di Perú, Ecuador, Tailandia, Brasile, Messico, e la lista continua.
Né i governi, né le imprese si fanno carico di questi disastri, nemmeno di porre rimedio alle catastrofi che creano.
Da parte delle organizzazioni convocanti denunciano “Non vogliamo che il mare argentino si trasformi in un’altra zona di sacrificio per pagare la truffa del debito con il FMI, mentre la nostra natura viene distrutta e le comunità ogni volta di più si impoveriscono. Vogliamo una pianificazione democratica per avere una transizione alle energie pulite, rinnovabili e al servizio delle necessità sociali”.
Per questo motivo sono scese in strada con la forza di una marea, per bloccare i governi ecocidi e dire ciao alle industrie petrolifere.
"El #Oceanazo, un paso mas del #Atlanticazo que venimos haciendo para defender nuestro mar, el de todas las especies, de este terrible proyecto de instalar petroleras frente a las costas de Buenos Aires" Juan Esteche, de la Coordinadora Basta de Falsas Soluciones pic.twitter.com/shaqlCrCLq
— Prensa Obrera (@prensaobrera) February 4, 2022
4 febbraio 2022
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Argentina. Oceanazo en Capital contra el extractivismo de las empresas petroleras” pubblicato il 04-02-2022 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2022/02/04/argentina-oceanazo-en-capital-contra-el-extractivismo-de-las-empresas-petroleras/] ultimo accesso 05-02-2022. |