“Non un Dollaro in Più al FMI!” si è gridato a Plaza de Mayo e nel paese.
Questo giovedì migliaia di manifestanti hanno marciato dall’Obelisco fino a Plaza de Mayo, per opporsi a qualsiasi tipo di accordo spurio del governo con il FMI e chiedere che cessino ora i pagamenti degli interessi che sta effettuando l’attuale amministrazione. Organizzata dall’Autoconvocazione per la Sospensione del Pagamento e l’Indagine sul Debito, un’articolazione multisettoriale che riunisce sempre più organizzazioni sociali, sindacali e politiche, la mobilitazione è tornata a rendere chiaro -attraverso i discorsi di vari/e oratori/trici e del documento consensuale (vedere alla fine dell’articolo) che una buona parte del popolo argentino non è disposto a continuare ad ipotecare il proprio futuro perché politici e funzionari non scrupolosi hanno approfittato di questi inadeguati prestiti per aumentare le loro proprie fortune.
È stato segnalato dall’Autoconvocazione che questo sarà un anno “caldo” per quanto riguarda l’aumento delle proteste fino a quando il governo non prenderà coscienza che con un’economia fusa e un debito odioso gli unici che pagano questi disastri sono i lavoratori e le lavoratrici, i/le disoccupati/e e le prossime generazioni.
Venerdì è la prima scadenza dell’anno del debito che il governo di Mauricio Macri ha contratto con il Fondo Monetario Internazionale (FMI), per più di US$ 731 milioni, mentre lunedì 1 febbraio l’Argentina deve pagare di nuovo più di US$ 366 milioni a titolo di capitale e interessi.
In questo ambito, questo giovedì 27 più di 700 organizzazioni sociali, politiche, sindacali, organizzazioni dei diritti umani e referenti popolari facenti parte dell’Autoconvocazione per la Sospensione del Pagamento e l’Indagine sul Debito si sono mobilitate dall’Obelisco portegno fino alla sede del Ministero dell’Economia, alle ore 10.00, per chiedere la sospensione dei pagamenti.
Documento consensuale:
PRIMO: NON UN DOLLARO IN PIÙ AL FMI!
Tra il 28 gennaio e il 1 febbraio, il FMI spera di riscuotere dall’Argentina, poco più di un miliardo di dollari di capitale e interessi per l’accordo che ha fatto con il governo di Macri. Tra il 2020 e il 2021 ha già riscosso 6 miliardi e, per il resto di quest’anno, si aspetta di riscuotere ancora altri 18 miliardi di dollari. Il doppio del bilancio nazionale in salute e promozione sociale! Non lo possiamo permettere.
Facciamo appello a NON PAGARE queste “scadenze”, a sospendere ora i pagamenti perché NON UN DOLLARO IN PIÙ deve essere sottratto alle necessità del popolo argentino per pagare quello che neppure è un nostro debito.
Numerose organizzazioni sociali e popolari, referenti intellettuali, della cultura e della politica argentina, il Processo Popolare al Debito e al FMI, stanno sostenendo che l’accordo FMI-Trump-Macri è una truffa. Perfino, incluso lo stesso governo nazionale, le revisioni contabili interne del Fondo e illustri studi internazionali riconoscono che questo non ha rispettato tanto i propri obiettivi proclamati, come le richieste e i procedimenti che possono sostenere la sua legittimità e la sua validità legale.
Non si tratta, pertanto, di un “prestito” che genera un “debito”; questi termini sono non validi per i vizi insanabili ampiamente denunciati. Si tratta, invece, di una truffa internazionale imposta ai popoli della nazione dai suoi autori -il Governo argentino presieduto da Mauricio Macri e dal Fondo Monetario Internazionale sotto la responsabilità esecutiva di Christine Lagarde e del direttivo-, partecipando colpevolmente e/o costituendo un’associazione illecita dolosa.
Ossia, attualmente non risulta solo impossibile pagare nei termini richiesti -non c’è né ci sarà questa quantità di dollari disponibile nelle riserve della Banca Centrale-, ma non deve essere riconosciuta né pagata come un debito del popolo argentino. Ancor meno se è a costo di regolare e aumentare l’estrattivismo per ottenere quei dollari.
Questa affermazione non richiede più di essere banalmente ripetuta, ma deve dar luogo a condotte concrete e coerenti. Quando il falso usuraio si presenta a riscuotere la sua fattura, muoiono le parole e giunge il momento della verità. Pagare implica convalidare la truffa e l’impunità malversando il patrimonio del popolo e concedendo al FMI l’autorità di imporre sempre più aggiustamenti e condizioni. Ma c’è un’alternativa: NON pagare la truffa.
Allora… PRIMO: NON PAGARE UN SOLO DOLLARO IN PIÙ AL FMI, incominciando dai pagamenti programmati del 28/1 e 1/2. NO È NO! Il debito è verso i popoli e la natura.
Sospendere immediatamente i pagamenti, e qualsiasi rinegoziazione dei medesimi, indagare i delitti commessi e sanzionare i responsabili, permette di recuperare sovranità e incominciare a riordinare l’economia in funzione delle necessità e dei diritti dei popoli e della natura, lontano dagli aggiustamenti, dal saccheggio estrattivista e dalla precarizzazione del lavoro e pensionistica richiesti dal Fondo.
Che succederà se non si paga? Tutti gli interessi e i media PRO-pagamento sono a pieno con la loro campagna apocalittica che “cadremo dal mondo…”. La storia segnala che non è così.
Sospendere i pagamenti come si è già fatto nel 2001, sulla base di una grande pressione popolore nelle strade, è ciò che ha permesso una maggiore distribuzione del PIL e una certa riattivazione economica, con sollievo per le tasche popolari. Una decisione sovrana di non pagare quello che non si deve, può essere garantita, anche di fronte a istanze internazionali, con un forte intervento popolare e un’alleanza di popoli e paesi, poiché noi siamo i veri creditori.
Il presidente e il suo gabinetto devono smettere di pagare queste scadenze fraudolente dell’accordo che loro stessi hanno denunciato e mettere fine a ogni negoziato per un nuovo accordo. Il potere giudiziario deve annullare l’accordo del 2018, sulla base delle denuncie già presentate, e il Congresso agire conseguentemente alla sua stessa indagine. La politica estera della nazione deve essere predisposta secondo l’urgenza di avanzare in questo senso, difendendo i nostri diritti e sovranità.
Allo stesso tempo invitiamo tutta la cittadinanza, tutti i movimenti e le organizzazioni popolari del paese ad esprimersi e a mobilitarsi in questo senso. La nostra unità nell’azione sarà la chiave del nostro avanzamento.
FUORI IL FMI! LE TRUFFE NON SI PAGANO!
NON PAGARE QUESTA PROSSIMA NÉ NESSUNA FALSA “SCADENZA”! NO È NO!
Prime firme:
Autoconvocatoria por la Suspensión del Pago e Investigación de la Deuda
Adolfo Pérez Esquivel, Premio Nobel de la Paz
Nora Cortiñas, Madres de Plaza de Mayo-LF
Miguel Julio Rodríguez Villafañe, Córdoba, exjuez federal y ensayista
Nina Brugo, CABA, abogada laboralista, Campaña Nacional por el Derecho al Aborto
Alejandro Bercovich, economista, periodista
Alejandro «Ruso» Ignaszewski, OLP-Resistir y Luchar17 de Noviembre
ATTAC – CADTM Argentina
Beatriz Rajland, profesora de la UBA. CPI
Beverly Keene, Diálogo 2000-Jubileo Sur Argentina
Camila Cabana, Movimiento Universitario SUR
Campaña plurinacional en defensa del agua para la vida
Carlos Aznárez, Resumen Latinoamericano
Claudio Giorno, Emancipación Sur
Claudio Katz, Economistas de Izquierda
Claudio Lozano, Unidad Popular
Claudia Baigorria, Secretaria adjunta CTA A y CONADUH
Colectivo Reagrupando
Coordinadora por el Cambio Social (FOL Frente de Organizaciones en Lucha / FPDS Corriente Plurinacional / MULCS / ILS / Movimiento 8 de Abril / Igualdad Social / FOB Autónoma / FAR y COPA en Marabunta / OLP Resistir y Luchar)
Corriente Sindical Jorge Weisz
CPI Corriente Política de Izquierda
CTA-A Central de Trabajadores de la Argentina-Autónoma
CUBa-MTR
Diálogo 2000-Jubileo Sur Argentina
Eduardo Lucita, Economistas de Izquierda
Elena Rivero, Asoc. DDHH Coca Gallardo, Salta
Emancipación Sur
Encuneto Militante Cachito Fukman
Fernando Bargas, CABA
Gabriela Sosa, Mumalá
Guillermo Lorusso, miembro de AEDD
Hilo Rojo Colectivx Militante
Hugo Blasco, Mesa nacional de jubilados y pensionados
Hugo Godoy, Secretario adjunto CTA A.
Hugo Milito, Rosario
Humberto Tumini, Libres del Sur
ILPS Argentina
Irina Santesteban, Partido de la Liberación PL
Isaac Rudnik, ISEPCi
Jorge Ramírez, Adiunsa y Sec. DDHH Conadu Histórica
José Luis Ronconi, Chubut
JR ☆ CHE
Juan Anzorena, Secretario General de la CTA Autónoma Almirante Brown, Presidente Perón, y Secretario General de ATE Almirante Brown – Presidente Perón
Juan Esteche, Proyecto Timón Verde
Juan Soto, Jóvenes de Pie
Julio Acosta, Sec Gral Fetera
Julio C. Gambina, economista, CPI
Laura Perusin, CABA
Leticia Quagliaro, Unidad Popular
Manuel Gutiérrez, Mesa nacional de jubilados y pensionados
Marabunta – Corriente Social y Política
Marcha Plurinacional de los Barbijos
Marcos Wolman, Mesa nacional de jubilados y pensionados
María Alaniz, Agrupación de Mujeres y Diversidades Beatriz Perosio
María de los Ángeles Troitiño, Secretaria General de la CTA Autónoma Lomas de Zamora
María Elena Saludas, Coord. Cadtm – AYNA
Maria Eva Koutsovitis, Unidad Popular, CABA
Mariano Sánchez Torranzo, Campaña plurinacional Agua para la Vida
Mario Mazzitelli, PSA
Mauricio Cornaglia, Rosario, Marcha Plurinacional de los Barbijos
MDL
Movimiento de los Pueblos: Por un socialismo feminista desde abajo (Frente Popular Darío Santillán – Corriente Plurinacional / Izquierda Latinoamericana Socialista / Movimiento por la Unidad Latinoamericana y el Cambio Social / Movimiento 8 de Abril)
Mujeres en Lucha
Multisectorial Paren de Fumigarnos-Santa Fe
Norberto Señor, Secretario de Comunicación de la CTA Autónoma Lomas de Zamora, y Secretario Gremial de ATE Sur Lomas de Zamora
Opinión Socialista
Pablo Bergel, CABA, sociólogo
PRML
Propuesta Sur-Rosario
Proyecto Timón Verde
Ricardo Peidro, Secretario General CTA
A. Roberto Perdía, OLP-Resistir y Luchar
Sergio Gorosito, Rosario
Sergio Ortiz, Comisión de Homenaje a lxs Desaparecidxs y Mártires Populares
SERPAJ Servicio Paz y Justicia
Silvia Saravia, Barrios de Pie
Soledad Torres, dirigenta territorial del MULCS
Susana Ancarola, Referenta de derechos humanos, y ex Secretaria General de ATE Sur Lomas de Zamora
TUN 29 DE MAYO
Unidad Popular
Venceremos-Partido de Trabajadorxs
Victor De Gennaro, Unidad Popular
Foto Resumen Latinoamericano
27 gennaio 2022
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Argentina. Multitudinaria movilización contra el pago de la deuda a pocas horas que se produzca un nuevo pago de intereses: «¡Ni un Dólar Más al FMI!» se gritó en Plaza de Mayo y en el país” pubblicato il 27-01-2022 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2022/01/27/argentina-multitudinaria-movilizacion-contra-el-pago-de-la-deuda-a-pocas-horas-que-se-produzca-un-nuevo-pago-de-intereses-ni-un-dolar-mas-al-fmi-se-grito-en-plaza-de-mayo-y-en-el-pais/] ultimo accesso 29-01-2022. |