Crisi in Honduras.
Questo venerdì il Congresso honduregno ha eletto la sua giunta direttiva provvisoria con dei deputati appoggiati dall’uscente Partito Nazionale, dopo che 20 membri del partito Libre, vincitore delle elezioni presidenziali di novembre, hanno disubbidito ad un preaccordo con la presidente eletta, Xiomara Castro, che si insedierà la prossima settimana.
Xiomara Castro ha annunciato che il prossimo 27 gennaio presterà il giuramento costituzionale come capo di stato di fronte ad un giudice, denunciando il tradimento di un gruppo di deputati del gruppo governativo Libre. “La presidente costituzionale non accetterà che la faccia giurare un presidente del Congresso scaturito dal tradimento e si presenterà di fronte ad un giudice della Repubblica e al popolo honduregno a mezzogiorno del 27 gennaio”, ha detto la Castro.
La mandataria eletta, che ha vinto le elezioni del passato 28 novembre davanti all’aspirante del Partito Nazionale (PN) di ultradestra, Nasry Asfura, ha convocato una riunione che è avvenuta giovedì con 50 deputati del suo partito Libertà e Rifondazione (Libre) per cercare il loro sostegno per votare il legislatore Luis Redondo come presidente del Congresso, ma 20 membri del suo partito non hanno assistito all’incontro.
“L’assenza dei venti deputati è il presagio di una tradimento controrivoluzionario verso il partito e il popolo honduregno che il 28 novembre ha abbattuto la narcodittatura nazionalista (del Partito Nazionale), e un tradimento del progetto politico della rifondazione della patria, cercando (…) di imporre un piano dell’élite corrotta che (l’ex presidente) Juan Orlando Hernández dirige”, la Castro così ha criticato in un comunicato.
Lo scorso ottobre, il partito Libre, che era coordinato dall’ex presidente Manuel de Zelaya, aveva concordato con l’allora candidato alla Presidenza per il Partito Salvatore dell’Honduras (PSH), Salvador Nasralla, nel caso avesse vinto le elezioni, che lo avrebbe nominato vicepresidente e gli avrebbe permesso di eleggere il titolare del Legislativo.
Il Parlamento è composto da 128 deputati così distribuiti, 50 di Libre, 10 del PSH, 44 del PN, 22 del Partito Liberale (PL) e un rappresentante per ogni partito minore. Se si cerca di eleggere il consiglio direttivo del Legislativo, si debbono avere 65 seggi. Nonostante ciò, i 20 deputati di Libre che non erano presenti all’incontro con la Castro, hanno proposto come presidente del Congresso il membro del loro gruppo, Jorge Cálix.
Xiomara Castro ha dichiarato che non ammette la disobbedienza e il tradimento del voto popolare che l’ha eletta in modo contundente con un’alleanza. È, inoltre, contraria a “disobbedire e tradire l’accordo costituzionale” né a “fare alleanze con i rappresentanti del crimine organizzato, la corruzione e il narcotraffico”, ha evidenziato.
Venerdì prossimo, 27 gennaio, la Castro giurerà come presidente insieme alle altre alte cariche in una cerimonia che avrà luogo nello Stadio Nazionale di Tegucigalpa e alla quale assisteranno vari rappresentanti di diversi paesi.
Il coordinatore del partito Libertà e Rifondazione (Libre), l’ex presidente Manuel Zelaya, ha proposto di espellere dal gruppo politico i 20 deputati che hanno votato a favore di Jorge Cálix, contravvenendo a quanto stabilito dalle autorità di sostenere Luis Redondo come presidente provvisorio del Congresso Nazionale.
*Gerardo Villagrán. Antropologo ed economista messicano, associato al Centro Latinoamericano di Analisi Strategica (CLAE).
25/01/2022
Rebelión / CLAE
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
Gerardo Villagrán, “Diputados oficialistas se rebelan contra Xiomara Castro” pubblicato il 25-01-2022 in Rebelión, su [https://rebelion.org/diputados-oficialistas-se-rebelan-contra-xiomara-castro/] ultimo accesso 26-01-2022. |