Città del Messico / Il Collettivo di Osservazione e Monitoraggio dei Diritti Umani nel Sudest Messicano ha affermato che la morte di 55 migranti per il ribaltamento dell’autoarticolato su cui viaggiavano in Chiapas è un “risultato diretto” della politica migratoria “militarizzata, repressiva e violenta” che lo stato messicano ha promosso.
“La politica migratoria militarizzata, repressiva e violenta obbliga le persone che attraversano il sud del Messico a fare scelte e a prendere strade sempre più pericolose che mettono a rischio la loro vita e integrità”, ha dichiarato il collettivo in un comunicato.
I membri del collettivo hanno sollecitato i governi del Messico e dei paesi di origine delle vittime del sinistro a garantire un rimpatrio degno dei corpi “affinché possano avere un addio degno da parte delle loro famiglie e comunità”.
Hanno anche chiesto che venga offerta assistenza medica ai 105 feriti del sinistro, avvenuto il passato 9 dicembre nella strada Tuxtla-Chiapa de Corzo, Chiapas, e hanno ricordato che i sopravvissuti non devono essere arrestati da nessun organismo governativo.
Venerdì mattina, il governatore del Chiapas, Rutilio Escandón, ha confermato che sono 55 i migranti che hanno perso la vita dopo il rovesciamento dell’autoarticolato sul quale viaggiavano ammucchiate circa 200 persone.
Di seguito il comunicato completo:
Collettivo di Osservazione e Monitoraggio dei Diritti Umani nel Sudest Messicano
9 dicembre 2021 Chiapas, México
AZIONE URGENTE
Di fronte al deplorevole incidente sulla strada federale tra Chiapa de Corzo e Tuxtla Gutiérrez, dove secondo fonti governative sono morte più di 51 persone migranti e decine sono state ferite, siamo solidali con le famiglie per la loro perdita e nell’angoscia di conoscere la situazione dei loro cari.
La politica migratoria militarizzata, repressiva e violenta, obbliga le persone che attraversano il sud del Messico a fare scelte e a prendere strade sempre più pericolose che mettono a rischio la loro vita e integrità. I terribili fatti di questo incidente sono un risultato diretto di queste politiche di stato che non garantiscono i diritti fondamentali delle persone migranti.
Sollecitiamo i governi del Messico e dei paesi di origine a garantire un rimpatrio degno dei corpi affinché possano avere un addio degno da parte delle loro famiglie e comunità. Chiediamo che venga offerta tutta l’assistenza medica necessaria alle persone ferite. Da ultimo, avvertiamo che le persone sopravvissute non devono essere arrestate da nessun organismo governativo e che si devono garantire tutti i loro diritti come vittime.
#AltoALaViolencia e alla repressione sulle persone che si trasferiscono #NiUnaPersonaMigranteMenos
10 dicembre 2021
Desinformémonos
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
Redacción Desinformémonos, “Muerte de migrantes en Chiapas, consecuencia de una política «militarizada, represiva y violenta»” pubblicato il 10-12-2021 in Desinformémonos, su [https://desinformemonos.org/muerte-de-migrantes-en-chiapas-consecuencia-de-una-politica-militarizada-represiva-y-violenta/?fbclid=IwAR0VA5hT5GWcu_TNZ1TgvBK3iD2ANBw1fgrKdVM780YFB0qRF3Q64z-79wk] ultimo accesso 11-12-2021. |