Lettera aperta dei solidali statunitensi

Più di 500 statunitensi che appoggiarono la rivoluzione Sandinista in Nicaragua durante il decennio degli ’80 hanno emesso oggi una “lettera aperta” con la quale denunciano il presidente Daniel Ortega e sua moglie, la vicepresidente Rosario Murillo, per la crescente repressione politica e per la violenza del loro governo. Tra i firmatari ci sono alcune persone conosciute come le autrici Margaret Randall e Alice Walker, l’attivista e denunciante dei Documenti del Pentagono Daniel Ellsberg, la cantautrice Holly Near, e il professor Noam Chomsky.

“È da un po’ che siamo costernati per gli attacchi contro organizzazioni di donne, giornaliste indipendenti e ambientaliste e comunità indigene che si opponevano alla costruzione del canale interoceanico proposto. Controllando tutti i rami del governo, il regime ha politicizzato totalmente le istituzioni pubbliche, scalzando qualsiasi senso di stato di diritto”, scrivono gli attivisti solidali che vissero e lavorarono nel Nicaragua sandinista come personale sanitario, maestri, artisti e volontari.

La lettera descrive il governo di Ortega-Murillo come “una dinastia familiare autocratica ostinata a mantenersi al potere al di sopra di tutto”.

“Andai in Nicaragua quando ero una giovane impegnata sulla giustizia e sulla democrazia e in opposizione agli sforzi del mio stesso governo di abbattere una rivoluzione popolare”, ha detto Mary Ellsberg, direttrice dell’Istituto Globale delle Donne dell’Università George Washington e professoressa di Salute Globale e Affari Internazionali. Lei visse in Nicaragua per 18 anni lavorando a programmi comunitari di salute e diritti delle donne. “È lacerante vedere il governo di Ortega-Murillo arrestare amici e colleghi per annientare la dissidenza”, ha aggiunto la Ellsberg.

“Quello che stanno commettendo in Nicaragua i criminali Ortega e Murillo va contro tutti i sogni che avemmo nel decennio del 1980”, ha detto Margaret Randall, autrice di vari libri sul Nicaragua, tra i quali Las Hijas de Sandino (Le Figlie di Sandino). “Il duo è impazzito per il potere ed è crudele. Hanno usurpato il potere, sequestrato, incarcerato e torturato coloro che gli si oppongono e generalmente represso i manifestanti”.

Le ed i firmatari della lettera affermano che “il governo di Ortega-Murillo tradisce la memoria di decine di migliaia di nicaraguensi che morirono per un Nicaragua democratico”.

“La comunità internazionale deve rendere responsabile Ortega di queste detenzioni illegali e di altre atroci violazioni dei diritti umani, per evitare che si erodano ancor più le istituzioni democratiche del Nicaragua”, ha detto Beth Stephens, illustre professoressa di diritto alla Facoltà di Diritto di Rutgers, che nel decennio del 1980 lavorò con la dr. Vilma Núñez in difesa dei diritti umani in Nicaragua. “L’impunità porterà la coppia governante ad aumentare solo l’autoritarismo”.

La lettera degli attivisti della solidarietà statunitense fa parte di una crescente protesta internazionale di attivisti dei diritti umani contro gli abusi in Nicaragua. Per esempio, più di 770 professori universitari di tutto il mondo hanno firmato una loro propria lettera, e ce ne sono altre di attivisti della solidarietà in Europa, Canada e America Latina.

Bisogna evidenziare che più di 25 firmatari statunitensi lo hanno fatto in forma anonima perché temevano rappresaglie contro i propri familiari in Nicaragua, contro loro stessi o contro le organizzazioni a cui sono affiliati che lavorano nel paese. Ugualmente, una buona parte dei firmatari hanno deciso di riferire le iniziative, i luoghi e i periodi in cui furono in Nicaragua.

testo completo in inglese con tutte le firme:

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10222578519585419&id=1044444816&sfnsn=mo

4 luglio 2021

Resumen Latinoamericano