Messico: Un memoriale collettivo nel cerchio del Palazzo Nazionale


Erika Lozano

Città del Messico / Il muro che oggi circonda il Palazzo Nazionale si è riempito di nomi di donne vittime di femminicidio e scomparsa in Messico. Collettive femministe si sono convocate attraverso il #8M2021 per intervenire sulle recinzioni con fiori e croci rosa per protestare contro la violenza femminicida nel paese.

Dall’alba di questa domenica, attiviste si sono date appuntamento di fronte al cerchio che protegge il recinto presidenziale per manifestare il proprio rifiuto “dell’assalto che l’attuale governo ha fatto contro il movimento femminista”, racconta Marcela, che insieme ad altre compagne è uscita per comunicare con questa azione che “la loro lotta è per la vita”. Le donne hanno deciso di scrivere i nomi di centinaia di vittime di femminicidio per esprimere “l’immenso dolore che significa ogni nome”. Con le parole di Marcela, quello che cercano con questa azione è giustizia, così come che non si continuino ad uccidere e a violentare donne in Messico, dove ogni giorno si registrano in media 11 femminicidi.

Con questa azione vogliono anche parlare alle persone che ancora “non riescono ad aprire il proprio cuore a questa lotta per la vita”. Marcela dice che non si aspettavano una risposta massiccia di fronte a questa forma di manifestazione, dato che dall’alba hanno ricevuto su Facebook messaggi dalla “Antimonumenta Vivas Nos Queremos” con richieste di aggiungere il nome di altre ed altre donne assassinate. Allo stesso tempo, racconta di essersi commossa vedendo tante ragazze, donne, che scrivevano e manifestavano contro la violenza di genere.

Altre partecipanti alla protesta condividono di aver provato piacere vedendo questa recinzione come una tela e, allo stesso tempo, tristezza “perché è una lista che non termina”. Jaqueline, che oggi ha assistito vedendo portare fiori e fare interventi sul muro, dice che ha sentito tristezza nel leggere il suo nome lì e di essersi vista riflessa nel nome di una compagna che non c’è più, ma allo stesso tempo le è apparsa una azione potente perché è come “impregnare queste grida di bisogno sui muri”.

La lista con i nomi delle donne vittime di femminicidio è sorta dal lavoro della geografa María Salguero e dalla mappa dei femminicidi che ha fatto durante gli ultimi anni. Nonostante ciò, alla lista si aggiungono altri ed altri nomi di vittime che collettivi e famiglie le hanno fatto giungere, così come di attiviste che questa domenica si sono date appuntamento al muro e hanno aggiunto altri nomi di vittime.

Centinaia di donne si sono unite all’azione sulle recinzioni non solo al Palazzo Nazionale, ma anche su quelle collocate alle Belle Arti e in altri palazzi e monumenti del Centro Storico.

Di notte, le collettive hanno acceso lampade e hanno collocato fiori sulle recinzioni, e di fronte al Palazzo Nazionale è stata intonata la “Canción sin miedo” (Canzone senza paura), di Vivir Quintana, chiedendo giustizia per le donne assassinate, scomparse e violentate in Messico. Nel frattempo, le parole d’ordine “Messico femminicida”, “Aborto legale ora” e “Un violentatore non sarà governatore” venivano proiettate sulla facciata del palazzo presidenziale.

Le strade del Centro Storico sono anche servite da tela alle donne, che hanno scritto parole d’ordine come “La disuguaglianza sociale è più violenta di qualsiasi protesta” e “Non ci sarà la comodità del nostro silenzio”, tra le altre frasi che hanno accompagnato i nomi delle donne vittime di femminicidio.

Marcela racconta che sebbene sia una lista incompleta, è un’occasione per continuare a nominare le donne vittime e bisogna che non rimangano fuori dei nomi. Questo memoriale collettivo, che si accompagna all’arte, è un modo di gridare e far giungere un messaggio al mondo. Si attende anche una risposta conseguente da parte del governo federale, con azioni che siano all’altezza e rispondano di fronte alla violenza di genere, conclude Marcela.

Foto: Antimonumenta “Vivas nos queremos”

Foto: Erika Lozano

7 marzo 2021

Desinformémonos

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Erika Lozano, “Un memorial colectivo en el cerco de Palacio Nacional” pubblicato il 07/03/2021 in Desinformémonos, su [ https://desinformemonos.org/un-memorial-colectivo-en-el-cerco-de-palacio-nacional/] ultimo accesso 09-03-2021.

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