Redazione Desinformémonos
Città del Messico / La partecipazione di poliziotti statali nell’assassinio e la calcinazione di 19 migranti nel municipio di Carmargo, Tamaulipas, “non è un fatto isolato, ma conseguenza di una serie di abusi d’autorità”, ha affermato Raymundo Ramos, presidente del Comitato dei Diritti Umani di Nuevo Laredo.
Secondo Ramos, gli abusi d’autorità hanno caratterizzato l’amministrazione del governatore Francisco García Cabeza de Vaca, e ha aggiunto che l’arresto di 12 agenti statali implicati nel caso dei 19 migranti centroamericani bruciati cerca solo di abbassare la pressione sulle autorità del Tamaulipas, così come le detenzioni “sono insufficienti” a far giustizia nel caso.
Ha spiegato che le indagini del Comitato puntano a che nei fatti hanno partecipato sette veicoli di poliziotti statali e del Gruppo delle Operazioni Speciali di Sicurezza Pubblica, con circa 20 elementi, come minimo. “Questi 12 arresti sono insufficienti, perché loro potrebbero essere gli aggressori diretti, ma ci sono stati altri poliziotti che hanno mantenuto il silenzio e non hanno denunciato i fatti”.
Riguardo alle detenzioni degli agenti, ha aggiunto, “non è stato nemmeno un atto generoso della procura locale, perché questa si è vista pressionata dall’esistenza di testimoni sopravvissuti”.
Una versione dei fatti è che il massacro è stato registrato da un drone proveniente dagli Stati Uniti, il cui governo ha procurato a quello del Messico un video che ha obbligato le autorità locali ad agire.
Con informazioni di La Jornada
4 febbraio 2021
Desinformémonos
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
Redacción Desinformémonos, “No es un hecho aislado, complicidad de policía estatal en abusos a migrantes en Tamaulipas” pubblicato il 04/02/2021 in Desinformémonos, su [https://desinformemonos.org/no-es-un-hecho-aislado-complicidad-de-policia-estatal-en-abusos-a-migrantes-en-tamaulipas/] ultimo accesso 05-02-2021. |