È il responsabile di vari assassinii di militanti popolari. Aggressioni a Gustavo Gatica e Fabiola Campillai, centinaia di mutilati e il caso del ponte Pío Nono, tra i fatti che hanno segnato la gestione di Rozas.
Quasi 500 casi di mutilazioni oculari, quattro ministri degli Interni in mezzo ad un comando della polizia militare che ha resistito in piena esplosione sociale, hanno segnato la breve e discussa guida del funzionario che giovedì scorso è stato destituito dopo gli spari di alcuni agenti dell’istituzione all’interno di una residenza del Sename (Servizio Nazionale dei Minori) a Talcahuano, avvenuti questo mercoledì pomeriggio.
Questo mercoledì notte, dopo che si era constato che due agenti dei Carabinieri erano stati coinvolti in un episodio in una residenza per minori a Talcahuano, che è terminato con due di loro a cui hanno sparato, l’opposizione in blocco è tornata a mettere in discussione la permanenza del direttore generale dell’istituzione, Mario Rozas, nel suo incarico.
Dopo aver giudicato come una situazione “molto grave e inaccettabile” la sparatoria contro due adolescenti in un recinto che si trova sotto la protezione del Sename, è finita con il costare l’uscita ad un già indebolito Rozas, che da quando si è insediato somma diversi episodi che lo hanno permanentemente messo in discussione e che hanno anche motivato l’attacco dell’opposizione che si è allineata e che dalla Camera ha promosso un’accusa costituzionale che è finita con la rinuncia all’incarico del ministro degli Interni, Víctor Pérez, nonostante che la querela alla fine non fosse andata avanti.
Il suo mandato non è riuscito a completare i due anni. Il fatto è che dopo essersi insediato il 22 dicembre 2018, gli è toccato guidare l’istituzione in sostituzione dell’uscente Hermes Soto, che lasciava il suo incarico dopo il crimine di Camilo Catrillanca per il quale attualmente si trovano processati sette ex funzionari dei Carabinieri e un avvocato della polizia.
Ciò che è venuto dopo, sono stati mesi senza grandi problemi per la sua gestione. Fino a quando è cominciata l’esplosione sociale, il 18 ottobre 2019. Quel giorno avrebbe segnato il suo mandato, mentre la gente si accalcava nelle strade manifestando contro il governo di Sebastián Piñera. Tra i fatti più significativi che hanno segnato il suo discusso lavoro a capo dell’istituzione si contano:
La mutilazione di Gustavo Gatica e Fabiola Campillai: In diverse circostanze, tanto il giovane studente dell’Università Accademia di Umanesimo Cristiano come la madre residente a San Bernardo, hanno perso totalmente la vista in violenti episodi che hanno coinvolto direttamente il personale dei Carabinieri, attualmente sotto processo per la loro responsabilità nei fatti. Nel caso di Fabiola, i danni causati dagli agenti trascendono la sua irreversibile cecità e le hanno anche comportato una sequela di operazioni che hanno seriamente messo in pericolo la sua vita.
Il caso ponte Pío Nono: Il primo venerdì dello scorso ottobre, mese in cui si commemorava il primo anniversario dell’esplosione sociale, un giovane di 16 anni fu caricato durante una manifestazione nei dintorni di Plaza de la Dignidad, fatto che provocò la sua caduta nel fiume Mapocho dal ponte Pío Nono, un fatto per il quale attualmente si trova congedato e imputato l’ex funzionario dei Carabinieri, Sebastián Zamora Soto.
19 novembre 2020
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Chile. Después que carabineros balearan a dos adolescentes, fue cesado del cargo su jefe máximo, el General Rozas / Es el responsable de varios asesinatos de militantes populares” pubblicato il 19/11/2020 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2020/11/19/chile-despues-que-carabineros-balearan-a-dos-adolescentes-fue-cesado-del-cargo-su-jefe-maximo-el-general-rozas-es-el-responsable-de-varios-asesinatos-de-militantes-populares/] ultimo accesso 20-11-2020. |