Nella misura in cui sono già trascorse più di 48 ore da quando un’operazione dell’Esercito ha scaricato tutto il suo potere di fuoco e morte su un accampamento dell’Esercito di Liberazione Nazionale della Colombia (ELN), si stanno conoscendo i dettagli di quanto avvenuto. Evidentemente, per i militari colombiani non c’è quarantena che valga e come sta avvenendo in altri paesi l’Impero continua ad approfittare della smobilitazione mondiale per continuare ad avanzare e generare altre involuzioni per i settori popolari e rivoluzionari. In questo caso, il governo neofascista di Iván Duque e del suo padrino Alvaro Uribe Vélez non solo hanno scartato la possibilità di negoziati di pace con l’ELN ma sono decisi a causare la maggior quantità di morti alla guerriglia.
Giovedì passato, un’operazione che all’apparenza ha potuto contare su lavori di intelligence nordamericana, ha generato un intenso bombardamento nella zona rurale di Montecristo, nel Bolívar, dove si trovava accampato un numero indeterminato di guerriglieri, causando varie perdite nelle loro fila. Nell’operazione hanno partecipato in modo congiunto effettivi della forza aerea, truppe dell’esercito e della polizia. Secondo fonti ufficiali si parla di cinque guerriglieri assassinati.
Il governo uribista batte il tamburo pubblicitario dell’operazione definendola come un “grande successo” ed evidenzia di aver potuto assassinare due alti dirigenti dell’ELN dalla lunga carriera. Si tratterebbe di “Mocho Tierra”, che era segnalato di essere il capo della subregione sud-sud del fronte di guerra “Darío Ramírez Castro” e di “Gallero”.
Con 27 anni di militanza guerrigliera nell’ELN, Mocho Tierra è accusato di aver partecipato nel 1999 al cinematografico sequestro dei passeggeri di una aereo Fokker che fu obbligato ad atterrare in una zona selvatica nel nord della Colombia.
Secondo la versione del governo, per bocca del ministro della Difesa Holmes Trujill: “Questa operazione è riuscita dopo un arduo e dettagliato lavoro di intelligence dell’Esercito, che ha permesso l’ubicazione e l’azione della Forza Aerea e delle Forze Speciali dell’Esercito Nazionale su una zona dove erano accampati, situata nella frazione La Cachaza del municipio de Montecristo.
L’ELN, principale gruppo guerrigliero del paese dopo la firma dell’accordo con le FARC, nel febbraio del 2017 iniziò a Quito alcuni negoziati di pace con il precedente Governo colombiano che a maggio del 2018 furono trasferiti all’Avana, dove l’ultimo giro di dialoghi si è concluso senza progressi all’inizio di agosto di quest’anno.
17 maggio 2020
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Colombia. El Ejército genocida colombiano bombardeó un campamento del ELN y asesinó a dos dirigentes y varios guerrilleros” pubblicato il 17/05/2020 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2020/05/17/colombia-el-ejercito-genocida-colombiano-bombardeo-un-campamento-del-eln-y-asesino-a-un-comandante-y-varios-guerrilleros/] ultimo accesso 19-05-2020 |