Bolivia: Dopo un affollato corteo, il MAS ha iscritto i propri canditati presidenziali


L’ex ministro Luis Arce, candidato alla Presidenza, ha evitato di rispondere alla domanda se l’ex presidente Evo Morales faccia parte della lista dei candidati del MAS. Ha denunciato la persecuzione contro l’ex viceministro Wilfredo Chávez.

I candidati del MAS Luis Arce e David Choquehuanca sono stati iscritti nel Tribunale Supremo Elettorale (TSE) per intervenire alle elezioni del 3 maggio. Ambedue i candidati sono giunti negli uffici dell’ente elettorale accompagnati da militanti e simpatizzanti.

“Abbiamo il popolo al nostro fianco, siamo l’unico partito, l’unica opzione politica che rappresenti gli interessi dei più umili, dei nostri fratelli indigeni, contadini, delle classi medie impoverite e sempre più impoverite da questo governo (di Jeanine Áñez)”, ha sostenuto Arce, alcuni minuti dopo che il MAS aveva presentato la sua lista di candidati a Presidente, Vicepresidente e membri dell’Assemblea.

Arce ha incominciato criticando il governo dittatoriale della Áñez per una presunta persecuzione e tentativo di arresto e molestie contro l’ex viceministro e procuratore dell’ex presidente Evo Morales, Wilfredo Chávez. Secondo Arce, il governo continuerà con il suo atteggiamento ostile per evitare che il MAS partecipi alle elezioni generali.

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“Deploriamo molto questo mandato d’arresto che ha incominciato a circolare, è una chiara dimostrazione che domani ci sarà l’arresto, questo non garantisce il gioco democratico, la libera espressione e lo stato di diritto, è una ragione in più affinché il MAS con il popolo organizzato ed unito partecipi a queste elezioni”, ha ribadito.

Consultato insistentemente dalla stampa sull’inclusione di Morales nelle liste del MAS per l’Assemblea Legislativa Plurinazionale, Arce ha risposto: “voi dovete indagare”.

Arce è stato eletto candidato del MAS alla Presidenza il 19 gennaio nella città di Buenos Aires, dopo una riunione tra organizzazioni e l’ex mandatario Morales che sta facendo le pratiche come rifugiato in Argentina. Abbandonò la Bolivia il 12 novembre 2019, dopo la sua dimissione dall’incarico per una crisi politica e sociale sorta dopo denunce di frode nelle elezioni del 20 ottobre, dove il MAS ottenne il primo posto.

Una massiccia affluenza di militanti e simpatizzanti ha accompagnato Arce e Choquehuanca da piazza San Francisco, centro della città, fino a piazza Avaroa, nel quartiere di Sopocachi.

Dopo 14 anni, il MAS si presenta a delle elezioni senza la presenza di Evo né dell’ex vicepresidente Álvaro García Linera, che anche lui rinunciò alla carica per il colpo di stato, nel novembre dell’anno passato, e si trova a Buenos Aires come rifugiato.

3 febbraio 2020

Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Bolivia. Tras una multitudinaria marcha, el MAS inscribió su fórmula presidencial” pubblicato il 03/02/2020 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2020/02/03/bolivia-tras-una-multitudinaria-marcha-el-mas-inscribio-su-formula-presidencial-fotos/] ultimo accesso 08-02-2020.

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