Come mapuche sappiamo che possiamo co-esistere con i nostri fratelli cileni, per questo speriamo che questo contesto politico sia significativo. Quando i cattivi governi non ascoltano è dovere dei popoli sollevarsi per far ascoltare la propria voce.
Riproduciamo il comunicato.
Comunicato Pubblico del Txawün delle Comunità di Temuko
Alle nostre comunità, ai nostri lofmapu, ai nostri peñi e lamgen nei distinti territori del Wallmapu, ai nostri wenuy cileni, all’opinione pubblica:
Come Txawün delle comunità mapuche del comune di Temuko, manifestiamo il nostro più sincero sostegno e rispetto al popolo cileno mobilitato di fronte alla situazione di abuso da parte delle élite che hanno sequestrato i poteri politici ed economici dello stato. Come mapuche -anche- subiamo questi sistematici abusi che sono commessi contro i popoli all’interno dello stato e che mettono oggi le nostre comunità in pericolo di scomparire per la collusione immobiliare, che si apre la strada attraverso i nostri territori nel nome del progresso e dello sviluppo.
Il saccheggio imprenditoriale che va a detrimento dei territori, le cattive pensioni, la cattiva sanità pubblica, la cattiva educazione e la corruzione che vivono le nostre società all’interno dello stato, sono il frutto di un sistema basato sulle imprese, non sulle persone, meno sul nostro itxofill mogen e sugli ecosistemi. Oggi, vediamo come la criminalizzazione che subiscono i movimenti sociali e la persecuzione degli attivisti accentua ancor di più la cattiva democrazia in cui viviamo, e che oggi minaccia di lasciare migliaia di persone senza acqua per favorire monocolture imprenditoriali. I cattivi governi di centro sinistra e di destra hanno assassinato e incarcerato molti che hanno alzato la propria voce di fronte a queste ingiustizie, e oggi tengono i militari nelle strade e nelle comunità per imporre mediante la forza un modello economico depredatore che è logoro.
Questo governo ha voluto modificare la legge 19.253 o legge indigena, particolarmente nei suoi articoli n° 12 e n° 13, cercando -mediante la cooptazione dei dirigenti- di ingannarci per mettere le nostre terre sul mercato immobiliare, situazione che ci chiama a riflettere sulla necessità di organizzarci e a difenderci di fronte ai corrotti. Quando i cattivi governi non ascoltano è dovere dei popoli sollevarsi per far ascoltare la propria voce, per questo facciamo un appello a indirizzare l’azione politica negli spazi di presa delle decisioni dello stato, nei nostri lofmapu, nella waria e in qualsiasi spazio di resistenza quotidiana.
Come mapuche sappiamo che possiamo co-esistere con i nostri fratelli cileni, per questo speriamo che questo contesto politico sia significativo -anche- in questo senso. Non vogliamo più monoculture forestali nel Wallmapu, non più militarizzazione delle comunità, chiediamo la restituzione di terre e acque, la revisione dei terreni abbandonati nel comune di Temuko, la cessazione dell’avanzata immobiliare smisurata e senza consultazione, seggi riservati, ufficializzazione del Mapuzugun, libero esercizio commerciale delle nostre donne e artigiani nella città di Temuko, libertà dei prigionieri politici mapuche, autonomia politico-amministrativa. ¡Mariciwew kom pu weichafe mulelu fill mapu pule!
Temuko pul of ñi Txawün
Trawün delle comunità di Temuko
Temuntuko, 21 Oktufre 2019 txipantü.
21-10-2019
Mapuexpress
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Comunicado: Mapuche de Temuko en apoyo al pueblo chileno movilizado” pubblicato il 21/10/2019 in Mapuexpress, su [http://www.mapuexpress.org/?p=28979] ultimo accesso 01-11-2019. |