Migliaia di giovani sono stati protagonisti di atti di resistenza eludendo il pagamento del biglietto. Feriti e arrestati durante lo stato d’emergenza decretato da Piñera.
Nonostante che solo alcuni giorni fa il presidente di destra Sebastián Piñera pensasse che il suo paese era una specie di “oasi” in America Latina, la capitale cilena si trova paralizzata dopo una giornata di proteste che hanno superato le autorità. La rete della metro di Santiago del Cile si è trasformata in uno scenario di inedite manifestazioni per l’aumento del costo del biglietto, per cui è stata completamente chiusa. In diversi luoghi della città sono avvenuti scontri tra i manifestanti e i carabinieri. Diverse stazioni si trovano distrutte, a seguito della violenza, secondo quanto informano gli stessi lavoratori della metropolitana. Il Governo ha annunciato l’applicazione della Legge per la Sicurezza Interna dello Stato per rafforzare, secondo il ministro degli Interni, Andrés Chadwick, il castigo contro gli arrestati e i condannati.
Le massicce entrate degli utenti senza pagare, saltando gli accessi, sono cominciate la settimana scorsa, parallelamente all’aumento del prezzo del biglietto, ma le mobilitazioni si sono acutizzate tra ieri ed oggi. Fino a giovedì i danni erano valutati in almeno circa 700.000 dollari, ma non c’è ancora un nuovo bilancio sullo stato in cui siano molte stazione. Tutta la rete della metro, che trasporta quotidianamente 2,8 milioni di persone, ha chiuso gli accessi per lo meno fino a domenica. Migliaia di lavoratori camminano per i principali viali -Apoquindo, Providencia e l’Alameda- alla ricerca di un trasporto pubblico per rientrare a casa. Le fermate degli autobus, zeppe di gente, non ce la fanno e non si trovano taxi vuoti. Le auto creano ingorghi nelle principali strade, la polizia devia il transito nelle zone centrali, i centri commerciali chiudono anticipatamente.
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Dall’inaugurazione nel 2007 del sistema di trasporto pubblico Transantiago -attualmente ribattezzato come Rete Metropolitana di Mobilità- il prezzo del biglietto è salito in una ventina di occasioni. 12 anni fa aveva un valore di 420 pesos (0,59 dollari) e con l’ultimo aumento è passato da 800 a 830 (da 1,13 a 1,17 dollari), fatto che ha scatenato le proteste. Gli stipendi non seguono l’aumento del prezzo dei trasporti.
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Queste manifestazioni rappresentano una sfida politica per il Governo cileno, che finora ha reagito con misure di polizia poco efficaci. Le proteste per l’aumento dei prezzi nella metro riflettono un profondo scontento.
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L’edificio della compagnia elettrica ENEL, di capitali italiani, è stato incendiato venerdì durante le violente proteste contro l’aumento delle tariffe della metropolitana.
Se quema ENEL donde se controla la energía de Santiago según RADIO @biobio pic.twitter.com/i2M0KzOBb6
— ⚠️ALERTA DE EMERGENCIA ⚠️ (@ALERTADESISMO) October 19, 2019
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La compagnia, contestata per l’aumento delle tariffe elettriche e una fallita politica di aggiornamento dei contatori, ha informato che un gruppo di sconosciuti ha attaccato una dependance dell’edificio, ma che si è riusciti ad evacuare i lavoratori, che sono illesi.
Il fuoco è iniziato nel settore delle scale esterne dell’edificio, situato nel centro di Santiago, e dopo si è propagato negli uffici superiori. I pompieri sono giunti sul luogo per cercare di spegnere le fiamme.
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Nelle immagini uscite nelle reti sociali si vede come le fiamme consumino l’edificio mentre i pompieri lottano per soffocare il fuoco.
Nel frattempo, nelle vicinanze dell’edificio dell’ENEL, un supermercato è stato saccheggiato, secondo quanto mostrano le immagini della televisione locale. Sono state anche attaccate con bombe incendiarie varie stazioni della metropolitana.
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Il Governo ha decretato lo Stato d’Emergenza nelle province di Santiago e Chacabuco e nei comuni di Puente Alto e San Bernardo.
Le forze dell’Esercito del Cile si trovano acquartierate in stato d’allarme durante la sollevazione sociale che affronta Santiago e che mantiene la capitale sprofondata in incendi, saccheggi e violenza.
Sebbene le forze militari non abbiano confermato ufficialmente il livello di acquartieramento, fonti confermano che almeno i distaccamenti dell’Esercito vicini a Santiago si trovano in stato di massima allerta.
https://twitter.com/geraldii/status/1185306966849138689?s=20
19 ottobre 2019
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Chile. Carabineros reprimieron violentamente las protestas masivas por el alza de las tarifas del Metro” pubblicato il 19/10/2019 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2019/10/19/chile-carabineros-reprimieron-violentamente-las-protestas-masivas-por-el-alza-de-las-tarifas-del-metro-miles-de-jovenes-protagonizaron-actos-de-resistencia-evadiendo-el-pago-del-pasaje-heridos-y/] ultimo accesso 19-10-2019. |