Nicaragua: Bastone e carota


Comunicato dalle Asturie

Venerdì il governo del Nicaragua scarcerava 50 prigionieri e prigioniere, tra le quali varie giovani che in prigione erano in sciopero della fame. Prevedeva anche la possibilità di nuove liberazioni nel quadro delle riunioni di dialogo iniziate di nuovo mercoledì scorso.

Nonostante ciò, sabato durante una brutale repressione, ripresa ampiamente dalle reti, erano messe in gattabuia altre 164 persone, autoconvocate dall’Unità Nazionale Azzurro e Bianca (colori della bandiera nica), che precisamente chiedevano la liberazione di centinaia di prigionieri politici. Tra le persone detenute c’erano alcuni rappresentanti dell’Alleanza Civica per la Giustizia e la Democrazia, che è quella che porta avanti i negoziati con il governo.

Nella notte, dopo la mediazione de nunzio Stanislaw Waldemar Sommertag (che una settimana prima aveva visitato le prigioniere cercando di convincerle ad abbandonare lo sciopero della fame), sono state messe in libertà.

Tra le arrestate di sabato c’erano la comandante sandinista Mónica Baltodano, sua figlia Sofana, l’ex ministro sandinista dell’educazione Humberto Belli, fratello della scrittrice Gioconda Belli, e la sociologa femminista Sofía Montenegro.

Il fratello di Mónica, Ricardo Baltodano, dirigente sindacale nell’università, è prigioniero da settembre.

Secondo quanto ha riportato l’Iniziativa Mesoamericana delle Donne Difensore dei DD.UU. sono state arrestate anche note difensore facenti parte del movimento femminista come: Ana Margarita Vijil, Guirlanda Suárez, Rosalinda López Miranda, Elena Hendricks , Julieta Martinez, Jessica Lopez, Maria Teresa Peralta, Marta Chamorro, Liliamcita Urtecho, María José Castillo, Virginia Amador, Karen Celeberti, Sandra Ramos, Mildred Rayo, Ana Lucía Álvarez, Elizabeth Díaz, Mónica Wheelock, Yolaina Diaz, Yolaina Vargas Pritchard, Berenice Quezada, Angélica Juarez, Carolina Gil Baca, Amelia Martínez Cole, Flor Martínez de Abarca, Liliam Urtecho, Karla Esquivel Sandino, Eyeling Joyce Aguilar Collado e Imelda de Jesús Corea.

È stata data la cifra di più di 700 prigionieri politici in Nicaragua, comparandola con quella della dittatura somozista questa cifra non superava mai i 500.

Ricordando la presenza della comandante della rivoluzione (titolo ufficializzato dal parlamento nica), ex deputata ed ex ministra, Mónica Baltodano, http://www.pachakuti.org/textos/hemeroteca/2012_1/memorias-sandinista.html, nelle Asturie dove presentava i quattro libri di Memoria di Lotta Sandinista http://pachakuti.org/spip.php?article685, e l’intensa ed estesa relazione di fraternità tra la nostra terra e la patria di Sandino, SOLdePaz Pachakuti manifesta la propria più profonda preoccupazione per le notizie che ci giungono e vuole inviare alle autorità nicaraguensi la ferma richiesta di libertà per tutte e tutti i prigionieri politici.

Manifesta il proprio rifiuto di qualsiasi interventismo o ingerenza straniera in Nicaragua, nello stesso momento in cui si associa alle richieste interne di “dialogo senza sequestrati”, di piena libertà di mobilitazione e totale rispetto del diritto alla protesta e del diritto di difendere i diritti.

18 marzo 2019

Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Nicaragua: Palos y zanahoria” pubblicato il 18/03/2019 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2019/03/18/nicaragua-palos-y-zanahoria-comunicado-desde-asturias/] ultimo accesso 19-03-2019.

I commenti sono stati disattivati.