Lettera al popolo brasiliano


Il Movimento Senza Terra celebra i suoi 35 anni di lotta per la riforma agraria e per la giustizia sociale. Siamo nati alla fine della dittatura civile-militare, insieme a migliaia di lottatori e lottatrici che difendevano la democrazia e che hanno sfidato l’autoritarismo. Ancora una volta, riaffermiamo il nostro impegno a lottare per la democratizzazione dell’accesso alla terra, per la produzione di alimenti sani, per la sovranità alimentare e per una società emancipata.

Di fronte alla crisi strutturale del capitale che causa conseguenze gravi e distruttive per la natura e per l’umanità, i nostri compiti politici si fanno sempre più urgenti e necessari. Le vie d’uscita proposte dal capitale finanziario non hanno nulla a che vedere con le necessità umane, poiché consistono nell’aumento dello sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici, attraverso la precarizzazione del lavoro, la distruzione delle politiche pubbliche, l’aggressivo disconoscimento dei diritti e altre forme di espropriazione e innalzano in modo brutale il livello di disuguaglianza sociale. Per mettere in pratica tutto ciò, il capitale ha bisogno di uno Stato sempre più autoritario e repressivo, che usi violenza e perseguiti i più poveri, promuovendo un crudele genocidio della gioventù nera.

E’ in questa forma che i mezzi di comunicazione, il potere giudiziario, le banche, i militari e l’agrobusiness hanno portato al potere un neofascista e ultraliberale, un capitano in pensione che agisce con i metodi più bassi e volgari della politica, per mantenere i privilegi di chi storicamente ha saccheggiato il paese e per attaccare direttamente i diritti della classe lavoratrice, attraverso sgravi fiscali, privatizzazioni e subordinazione della nostra economia al capitale internazionale, principalmente degli Stati Uniti.

La subordinazione della questione indigena, fondiaria e ambientale agli interessi dello schieramento ruralista e pro pesticidi nel Ministero dell’Agricoltura, la distruzione della previdenza sociale, la minaccia della svendita delle imprese e delle banche nazionali come la Petrobras, il Banco do Brasil, la Caixa Economica Federal, la liberalizzazione del possesso delle armi sono solo alcune delle politiche mortifere adottate da questo (non) governo, che mettono a rischio la nostra biodiversità, acuiscono i conflitti nei campi colpendo direttamente gli indigeni, i quilombolas, chi vive lungo i fiumi, i contadini di accampamenti e insediamenti della Riforma Agraria e chiariscono la natura antinazionale e antipopolare dell’attuale governo.

E’ necessario occupare le strade e le piazze, denunciando la voracità di queste politiche che aggravano l’espropriazione e lo sfruttamento capitalista.

Noi ci impegniamo nella lotta per difendere tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici che vedono minacciata la loro esistenza. Continueremo a difendere la sovranità del popolo e a lottare contro qualsiasi tipo di ingerenza politica e/o interventismo militare in qualsiasi paese. Dichiariamo la nostra totale solidarietà al popolo venezuelano!

Siamo solidali con le famiglie colpite dal disastro della diga di Brumadinho, vittime dell’ennesima azione criminale e ripetuta nella Vale, un’azione assassina, protetta dal potere giudiziario.

Ci uniremo alla mobilitazione delle donne lavoratrici l’8 marzo, saremo custodi dell’eredità e della memoria di Marielle Franco e di tanti altri compagni e compagne che sono stati uccisi, esigendo la punizione degli assassini e dei mandanti. Difenderemo la libertà del compagno Lula, la cui prigionia politica è stata utilizzata affinché questo progetto potesse essere vittorioso alle elezioni.

Ci impegniamo a rafforzare il Fronte Brasile Popolare e tutte le iniziative di lotta della classe lavoratrice, che combattono lo sfruttamento, la subordinazione e l’oppressione, supportando la lotta quotidiana delle donne, della popolazione urbana e contadina, dei neri e delle nere, dei popoli indigeni e dei soggetti LGBT.

Lotteremo per la democrazia, per la giustizia, per l’uguaglianza, per la difesa dei beni naturali, per la democratizzazione della terra e per la produzione di cibo sano per l’alimentazione del popolo brasiliano.

Lottare, costruire la Riforma Agraria Popolare!

Coordinamento Nazionale del MST

26 gennaio 2019

3/2/2019

Amig@s MST – Italia

Traduzione di Amig@s MST – Italia:
Lettera al popolo brasiliano” pubblicato il 03/02/2019 in Amig@s MST – Italia, su [http://www.comitatomst.it/node/1232] ultimo accesso 20-02-2019.

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