Héctor Andrade

Dopo il funerale di Camilo Catrillanca, il padre del giovane mapuche che è morto in un’operazione del Comando Jungla ad Ercilla, ha reso responsabile della morte di suo figlio il presidente Sebastián Piñera.

Alle ore 15.00 di questo sabato è iniziata la cerimonia, terminata passate le ore 21.00 nel cimitero della zona, nella comunità tradizionale di Temucuicui, luogo dove si è registrata una affollata presenza di delegazioni indigene di tutto il sud del paese, che hanno accompagnato la famiglia del giovane morto.

Marcelo Catrillanca, padre di Camilo, ha dichiarato: “io credo che lo stato abbia una grande responsabilità, e cercheremo fino alle ultime conseguenze di poter risolvere questo dramma, e alla fine lo stato se ne esce dicendo che mio figlio è un delinquente e questo non è mai stato così”, accusando tanto il presidente Sebastián Piñera come il ministro degli Interni, Andrés Chadwick, per la creazione del Comando Jungla.

Durante la giornata, il generale Hermes Soto ha affermato che non esistono riprese dell’operazione di polizia nel momento in cui il comunero cade abbattuto, argomento che contrasta con i precedenti della difesa e della Procura, riguardo al fatto che, almeno, l’elicottero dei Carabinieri aveva ripreso parte dell’operazione.

Questo sì, è stato stabilito che la qualità delle immagini è di così bassa risoluzione che non possono essere considerate come prove da allegare alle indagini.

Intanto, l’intendente dell’Araucanía, Luis Mayol, consultato sui fatti che sono finiti con la morte di Camilo Catrillanca, ha affermato che il più interessato a che non avvengano fatti di violenza è il popolo mapuche, aggiungendo che “loro l’unica cosa che vogliono è la tranquillità”.

La causa, ha generato due indagini che porta avanti il Pubblico Ministero. Una per il furto di tre veicoli alle professoresse della scuola Ancapi Ñancucheo, e un’altra per la morte di Catrillanca.

Agencia UNO

18-11-2018

Resumen Latinoamericano