11 morti e molti feriti.
Il giorno della manifestazione ad Haiti, domenica 18 novembre 2018, per chiedere di rendere i conti dello spreco dei fondi della PetroCaribe, ha causato sei morti. Secondo la polizia, ma secondo gli organizzatori sono morte 11 persone.
La valutazione, fatta dalla coalizione del Settore Democratico e Popolare, ha riportato 11 morti, 47 feriti e 75 arresti nella capitale e in varie città provinciali.
Il giorno 18 novembre 2018 è stato doppiamente segnato dalla commemorazione del 215° anniversario della Battaglia di Vertières e dalla mobilitazione popolare sulla PetroCaribe, chiedendo anche l’uscita del Presidente Jovenel Moïse.
Con striscioni con cui chiedevano di verificare dove fossero circa 3,8 miliardi di dollari della PetroCaribe, migliaia di persone hanno sfilato di fronte al Palazzo Nazionale a Port-au-Prince, si sono dirette alla sede del Parlamento e hanno percorso il popoloso quartiere di Delmas, dove si sono uniti altri manifestanti.
Dispiegamento di polizia per controllare le proteste
Le proteste fanno parte delle manifestazioni che chiedere dei processi contro i responsabili dell’ammanco di circa 3,8 miliardi di dollari della PetroCaribe.
Secondo un’indagine del Senato, almeno 14 ex funzionari erano legati all’ammanco dei fondi durante il governo dell’ex presidente Michel Martelly (2011-2016) e nessuno è stato processato.
Le proteste hanno portato il governo haitiano a dispiegare domenica più di 3.000 agenti di polizia e hanno dovuto modificare la commemorazione di una importante ricorrenza di fronte alla possibilità di sommosse da parte di gruppi dell’opposizione che fin dall’imbrunire hanno cominciato a bloccare le strade.
Gruppi dell’opposizione hanno convocato manifestazioni in differenti zone della Capitale, Port-au-Prince, e nella settentrionale Cap-Haïtien per chiedere un’indagine profonda sul presunto ammanco di fondi milionari del programma petrolifero PetroCaribe.
L’ex senatore Moïse Jean-Charles, che guida le proteste a Cap-Haïtien, 130 chilometri a nord della capitale, chiede anche la rinuncia del presidente Jovenel Moïse e del suo governo poiché si è rifiutato di approfondire l’indagine.
Domenica il presidente Moïse ha cancellato il viaggio che aveva previsto insieme ai membri del suo gabinetto a Cap-Haïtien per commemorare il 215° anniversario della battaglia di Vertieres, che rappresentò l’ultimo passo degli haitiani per ottenere l’indipendenza dalla Francia.
I manifestanti hanno bloccato varie strade con immondizia e pneumatici in fiamme che emettevano un denso fumo nero, che durante il pomeriggio ha coperto gran parte di Port-au-Prince. La maggioranza dei negozi sono rimasti chiusi e il trasporto collettivo ha smesso di operare.
Il trasporto pubblico e il commercio informale sono rimasti completamente paralizzati.
19 novembre 2018
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
Henry Boisrolin, “Haití: Miles de manifestantes volvieron a ganar las calles contra la corrupción del Gobierno / 11 muertos y muchos heridos” pubblicato il 19/11/2018 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2018/11/19/haiti-miles-de-manifestantes-volvieron-a-ganaron-las-calles-contra-la-corrupcion-del-gobierno-11-muertos-y-muchos-heridos/] ultimo accesso 19-11-2018. |