A Temukuikui il Comando Jungla dei Carabinieri ha assassinato un comunero


Nuovamente un peñi (fratello) assassinato durante la repressione in un conflitto territoriale in una comunità mapuche. Oggi pomeriggio il Comando Jungla, unità specializzata dei Carabinieri addestrata in Colombia per la repressione contro le comunità mapuche, è entrato nella Comunità Tradizionale di Temukuikui. Il giovane assassinato è Camilo Catrillanca di 24 anni, nipote del Lonko (Capo) Juan Catrillanca.

La politica repressiva contro le comunità mapuche ha fatto un nuovo morto. Quasi ad un anno dall’assassinio di Rafael Nawel nella comunità Lafken Winkul Mapu a Bariloche, la repressione questa volta si è ripetuta dall’altro lato della cordigliera, confermando che il Popolo Mapuche sta venendo assediato e costantemente represso in ogni territorio.

Repressione e assassinio

Secondo quanto ha segnalato Jorge Huenchullán, della Comunità Autonoma di Temukuikui il Comando Jungla dei Carabinieri “ha sparato a man salva” con il risultato di un proiettile nella testa del peñi Camilo Catrillanca. Secondo quanto ha dichiarato Huenchullán, anche un altro comunero minore d’età, le cui iniziali sono MPC, è stato ferito gravemente e si trova nel CESFAM di Ercilla.

Il Comando aveva iniziato nel pomeriggio una perquisizione nella comunità, continuamente assediata dalla polizia. “C’è un peñi ferito e ci sono due elicotteri che sorvolano, e circa 400 Carabinieri dentro la comunità”, ha raccontato un comunero in un video che è stato viralizzato questo pomeriggio. Nella perquisizione, registrata da Huenchullán, si possono ascoltare le raffiche di mitra che avvenivano nella comunità.

Video: http://www.mapuexpress.org/wp-content/uploads/2018/11/WhatsApp-Video-2018-11-14-at-19.28.18.mp4?_=1

Poiché il peñi era ferito gravemente, è stato trasferito nel Consultorio di Ercilla, che è stato circondato dalle forze di polizia, così come le comunità del settore. “Lo hanno lasciato morire a Ercilla, non è stato portato in nessun ospedale”, ha dichiarato la lamgen (sorella) Vania Keipul. “Temukuiui è in lutto, la nostra nazione, una volta di più ci hanno strappato un lamgen weichafe (fratello guerriero). Ora Basta, fino a quando dovremo sopportare tanto, sbirri protetti da un governo di merda (…). Temukuikui resiste prima, ora e sempre”.

Nelle dichiarazioni alla stampa, il Sindaco Luis Mayol ha cercato di legare la repressione al furto di tre auto nella zona e lo ha definito un delitto comune. Consultato da Radio Bío Bío, Aucán Huilcaman ha dichiarato che “Mayol è un completo irresponsabile, un provocatore. Dopo Cornelio Saavedra non c’era stato un sindaco di queste caratteristiche. Giudicare come un fatto comune e delinquenziale è cercare di ingannare il paese, perché quello che c’è stato qui è una esecuzione”, ha risposto il Werken (portavoce) del Consiglio di Tutte le Terre.

“Li uccidono poiché sono mapuche”

Alla stessa radio il Senatore Francisco Huenchumilla ha sostenuto che “qui c’è una responsabilità politica del governo, mandando ad addestrare un comando dei Carabinieri all’estero, in situazioni che sono estranee a quelle del nostro paese. Allora se il fatto è stato un delitto comune, è più grave perché se tu porti un comando addestrato all’estero in una realtà come quella dell’Araucanía dove non ci sono le condizioni della Colombia, prima o poi succederanno queste cose”.

L’assassinio di Camilo Catrillanca avviene nell’ambito di una scalata repressiva nel Wallmapu. L’arrivo a luglio del Comando Jungla ha segnato una svolta delle intenzioni politiche del governo di Sebastián Piñera: aumentare la repressione e non dare una via d’uscita politica al conflitto territoriale nel Wallmapu. Accerchiata da latifondisti e imprese forestali, Temukuikui è un territorio emblematico della sistematica repressione da parte dello stato cileno, che oggi ha fatto traboccare il vaso con l’assassinio del peñi Camilo.

Jaime Mendoza Collio, José Quintriqueo, Juan Collihuin Catril , Matías Catrileo, Santiago Maldonado, Jorge Suárez Marihuan, Alex Lemun, Rafael Nawel, sono alcuni dei corpi che sono rimasti a testimonianza della “politica indigena” dei diversi governi del Cile e dell’Argentina. Una politica razzista, che ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo dei capitali -come le imprese minerarie, quelle forestali e petrolifere- affinché questi si installino nei territori storici del Popolo Mapuche. Così, le centinaia di comunità che si sono sollevate, dando battaglia contro questa nuova invasione, sono state selvaggiamente represse e i loro membri vessati, assassinati, incarcerati. Centinaia di peñi e lamgen sono passati per le carceri, molte volte senza processo, diventando eterne le detenzioni preventive.

14-11-2018

Mapuexpress

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
El Comando Jungla de Carabineros asesinó a un comunero en Temukuikui” pubblicato il 14/11/2018 in Mapuexpress, su [http://www.mapuexpress.org/?p=26343] ultimo accesso 15-11-2018.

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