Brasile: L’ultradestra Jair Bolsonaro sarà il prossimo presidente del Brasile


Con più del 94% dei voti scrutati, questa domenica notte l’ultradestra Jair Bolsonaro era già, pochi minuti dopo la chiusura delle urne, il candidato eletto per assumere la presidenza del Brasile a partire da gennaio 2019. Bolsonaro aveva il 55,54% (più di 55,2 milioni di voti) contro il 44,46% del suo rivale, il progressista Fernando Haddad (44,1 milioni di voti).

Il risultato si avvicina a quello che prevedevano gli analisti secondo i sondaggi di intenzione del voto fatti conoscere sabato, secondo i quali Bolsonaro avrebbe ottenuto una vittoria tra il 54% e il 56,8% dei voti.

Anche con la sconfitta elettorale di Haddad, il risultato mostra una forte polarizzazione politica e conferma il professore ed ex sindaco di San Paolo come una figura di peso nello scenario politico brasiliano, nonostante “l’antipetismo” e il teso ambiente in cui a dovuto fare la sua campagna elettorale, nella quale non sono mancate la violenza e la manipolazione dell’informazione contro di lui.

I due candidati, l’ultradestra Jair Bolsonaro e il progressista Fernando Haddad, hanno votato nelle prime ore del mattino. Il primo in una villa militare a Rio de Janeiro, il secondo a San Paolo.

Bolsonaro si è mostrato fiducioso della vittoria. “L’aspettativa è quella che ho ascoltato nelle strade in questi ultimi mesi, di vittoria”. Haddad, indietro nei sondaggi, ha detto “andiamo a lottare fino all’ultimo minuto”.

Rapporti ufficiali citati dalle agenzie di notizie riferiscono che durante la giornata elettorale, nella quale a livello nazionale sono stati aperti 150 mila centri di votazione dove dovevano votare circa 147 milioni di persone, ci sono stati in tutto il paese 299 reati elettorali, che sono terminati con 132 persone arrestate, nella maggioranza per aver fatto proselitismo politico vicino ai seggi elettorali.

Allo stesso tempo, è stato necessario sostituire 3.841 urne elettroniche che hanno avuto dei difetti, le quali rappresentano lo 0,74% delle 454.494 installate in 5.570 municipi del vasto paese. In solo tre collegi è stato necessario ricorrere al voto su carta.

Secondo dei sondaggi fuori dei seggi, la tendenza è che gli alleati di Bolsonaro avrebbero vinto gli stati popolosi (San Paolo, Río de Janeiro e Minas Gerais).

Rapporti preliminari indicano che l’avvocato Ibaneis Rocha, del Movimento Democratico Brasiliano (MDB) che è diretto dal presidente del paese, Michel Temer, è stato eletto governatore del Distretto Federale di Brasilia con il 70,45% dei voti (dopo lo scrutinio dell’81% dei voti).

Bolsonaro è un ex capitano dell’esercito, descritto come un “nostalgico della dittatura militare che governò il Brasile tra il 1964 e il 1985 e anche un fan del dittatore cileno Augusto Pinochet”, e che è stato congressista per 28 anni, nella sua carriera è passato attraverso nove partiti.

Contrario al multilateralismo, è un altro che, come Donald Trump, non crede nel cambiamento climatico e nell’Accordo di Parigi, rifiuta le ONG e che sta già rilasciando frasi come quella di “un bandito buono è un bandito morto” e “quei marginali rossi saranno proscritti dalla nostra patria”.

I suoi detrattori lo giudicano come maschilista, razzista, militarista e omofono, ed è un fautore delle armi per mettere fine al crimine.

Da parte sua, Haddad, di sinistra, ha tra le sue proposte un piano di opere pubbliche usando le riserve monetarie del paese, l’ampliamento delle immatricolazioni nell’insegnamento superiore e il trasferimento della lotta contro il crimine organizzato alla Polizia Federale.

28 ottobre 2018

Resumen Latinoamericano / Cuba Debate

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Brasil. El ultraderechista Jair Bolsonaro será el próximo presidente de Brasil” pubblicato il 28/10/2018 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2018/10/28/cuba-el-ultraderechista-jair-bolsonaro-sera-el-proximo-presidente-de-brasil-video/] ultimo accesso 29-10-2018.

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