COPINH

Tegucigalpa, 20 ottobre 2018 / Questo venerdì 19 ottobre, dopo essere stato convocato in modo illegale l’inizio del primo giudizio per la causa di Berta Cáceres, la Sala I del Tribunale ha deciso, anche in modo illegale, di ritirare dal processo giudiziario i rappresentati privati delle vittime.

A seguito del comportamento non imparziale e arbitrario del Tribunale, è stata interposta una tutela che mantiene vigente la ricusazione contro di loro. Questa azione implica che la convocazione effettuata sia illecita, per cui i rappresentanti delle vittime non si sono presentati all’udienza. Nonostante ciò, il Tribunale ha proceduto illegalmente dichiarando che questi avevano abbandonato il processo e ha imposto il Pubblico Ministero come rappresentante delle vittime.

Questa decisione fraudolenta del Tribunale lascia le vittime del caso nella completa vulnerabilità, da 2 anni e mezzo, il Pubblico Ministero ha dimostrato la sua incapacità e mancanza di volontà di mandare avanti in modo diligente l’azione giudiziaria, praticando sistematicamente illeciti che violano i diritti alla verità e alla giustizia.

L’azione del Tribunale avviene come rappresaglia di fronte alle denuncie dei rappresentanti delle vittime, che disturba le autorità per la loro costante richiesta di un processo indipendente e imparziale. Allo stesso tempo, la sua arbitraria decisione stabilisce, in modo contundente, l’impegno delle autorità honduregne di mantenere nella totale impunità la struttura criminale responsabile dei sistematici attacchi al COPINH e dell’assassinio di Berta Cáceres.

I comportamenti illegali e illegittimi del Tribunale composto da Esther Carolina Flores, José Anaín Orellana, Delia Lizeth Villatoro e Jocelyn Marie Donaire saranno denunciati di fronte alle corrispondenti istanze, come parte della lotta per la giustizia e contro l’impunità.

Le vittime e la sua rappresentanza legale continueranno nella richiesta di un processo che dia le garanzie di indipendenza e imparzialità, insieme ai popoli indigeni, al popolo honduregno e alla comunità internazionale, per la condanna di tutti gli autori materiali e intellettuali dell’assassinio di Berta Cáceres.

23 ottobre 2018

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