Studenti e professori delle università pubbliche della Colombia, hanno denunciato la politica di definanziamento da parte dello stato colombiano.
Questo mercoledì, migliaia di universitari e universitarie hanno portato a termine un affollato corteo nazionale per rendere degna l’educazione pubblica e chiedere al Governo della Colombia la soluzione della crisi educativa che c’è nel paese.
A Bogotà, la mobilitazione è partita dopo le ore 10.00 da vari punti della città, uno dei quali è stato l’Università Nazionale. Cristian León, dirigente [studentesco] di quella università, ha dichiarato che il movimento studentesco non ha ancora ricevuto una risposta formale dalle autorità ma che, nonostante ciò, spera “che il comportamento del Governo sia più favorevole agli studenti e all’educazione del paese” affinché “oggi ci traggano fuori dalla crisi”.
Il dirigente studentesco ha ribadito che questo è un corteo pacifico e allegro e che, allo stesso tempo, non cadranno nelle provocazioni della polizia. “Avremo sempre un atteggiamento pacifico, a seguito del cammino verso la pace che cerca il paese”, ha aggiunto.
La mobilitazione conta sull’appoggio della Federazione Colombiana dei Lavoratori dell’Educazione, Fecode; tra coloro che si sono uniti ci sono professori, amministrativi, oltre a padri e madri.
Che chiedono gli universitari?
I giovani organizzati richiedono dieci punti, tra i quali si trovano:
– L’aggiunta di 18 miliardi di pesos per migliorare la qualità dell’educazione.
– Un budget per la scienza, la tecnologia e la ricerca, alle quali si devono restituire 700.000 milioni di pesos. I giovani protestano perché dicono che gli è stato tolto dallo stato.
– Crediti senza interessi e trasparenza delle risorse nelle università private.
– Aumento del budget per il Servizio Nazionale di Apprendistato (SENA) e la Scuola Superiore di Amministrazione Pubblica (ESAP), che permetta di cominciare a risolvere i loro problemi di infrastruttura, vincolo dei docenti e benessere universitario in tutto il paese.
La crisi della educazione in Colombia
Attraverso un comunicato, i rappresentanti del Fecode hanno avvisato che “l’educazione superiore pubblica in Colombia è sul bordo del collasso”.
Secondo il testo del sindacato, il sostegno alla giornata di protesta avviene “perché il suo principale obiettivo è la difesa dell’educazione pubblica, integrale e di qualità, dai tre gradi del prescolare fino all’università”.
Gli universitari studiano di decretare “l’ora zero”, una cessazione delle attività dalla mezzanotte dell’11 ottobre, ma l’impegno del Governo colombiano si limita all’aumento di bilancio che chiedono.
Definanziamento dell’educazione
I rappresentanti delle università hanno segnalato che la problematica nell’educazione pubblica superiore è dovuta al definanziamento del settore da parte dello stato colombiano.
La rettrice dell’Università Nazionale della Colombia, Dolly Montoya, sostiene che il principale problema delle università pubbliche è la legge 30 del 1992, quella che ha dettato gli attuali principi dell’educazione superiore pubblica nella nazione sudamericana.
Per la rettrice, la legge “è stata valida a suo tempo” perché propose che il bilancio delle università pubbliche crescesse almeno di un punto al di sopra dell’indice del Prezzo al Consumatore (IPC), qualcosa che secondo lei “fu straordinario per gli anni novanta”, ma con “un enorme errore” ed è che non fissò un tetto.
Secondo la Montoya, dalla promulgazione della legge, il tasso di crescita delle università in copertura, programmi, ricerca e costi è stato maggiore dell’indicatore, fatto che si riflette in ritardi di nomina e infrastrutture dei centri educativi.
“La crisi che stiamo vivendo non è di ora e quello che succede è che in tutto questo tempo si è voluto occultare, mettere la sporcizia sotto il tappeto, quando l’educazione pubblica costruisce società”, ha sostenuto la Montoya.
Di fronte alla problematica, l’accademica ha sollecitato il Governo a modificare il sistema di finanziamento dell’educazione pubblica superiore attraverso una politica di stato che permetta un sostegno integrale.
Mancanza di finanziamento
La previsione del Bilancio Generale della Nazione per l’anno 2019 è di 258,9 miliardi di pesos.
L’educazione superiore avrà un aumento di 1,97 miliardi di pesos, che saranno destinati per qualità e promozione dell’educazione superiore. Questo concetto include costi per il funzionamento del Sistema di Assicurazione della Qualità, finanziamento della domanda delle schiere del programma Ser Pilo Paga (Impegnarsi Paga), francobollo dell’Università Nazionale e promozione dell’educazione superiore.
In pratica, questo incremento è insufficiente a dare una via d’uscita alla situazione delle università pubbliche, che, secondo i dati del Sistema Universitario Statale, attualmente affrontano un deficit nel funzionamento di 3,2 miliardi, e negli investimenti di 15 miliardi.
Campagna contro l’educazione pubblica
Unito al definanziamento, le autorità delle università pubbliche colombiane hanno denunciato “una guerra contro l’educazione pubblica”, che contempla un affronto politico, economico e mediatico permanente che cerca la stigmatizzazione e irrealizzabilità dell’università pubblica.
Per i denuncianti, i Governi dal decennio del 1990, fino ad oggi, si sono proposti di impoverire economicamente le università pubbliche, assieme ad una serie di misure che cercano la loro precarizzazione, segnalazione e delegittimazione sociale.
10 ottobre 2018
Telesur
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Universitarios llenan calles de Colombia por Educación Pública” pubblicato il 10/10/2018 in Telesur, su [https://www.telesurtv.net/news/colombia-crisis-educacion-universidad-publica-20181010-0007.html] ultimo accesso 15-10-2018. |