Oggi si è saputo che l’ONU ha ordinato al governo argentino di sospendere l’estradizione del lonko Facundo Jones Huala fino a quando la Commissione dei Diritti Umani di quel organismo analizzerà il caso.

Una buona per il popolo mapuche, tra tante cattive da parte della Giustizia argentina, che due giorni fa è stata protagonista di una nuova ed inedita violazione dei diritti.

In una stanza intermedia durante l’udienza nel Tribunale provinciale di Esquel, per la causa in cui Benetton accusa di usurpazione alcuni membri della Pu Lof, due poliziotti federali in borghese, infiltrati, hanno arrestato con le botte Matías Santana, lo hanno messo nella stanza con violenza, e perfino lo stesso giudice Zacchino ha udito il rumore dei colpi. Non solo questo, ma altri poliziotti di Chubut hanno picchiato delle donne e hanno partecipato ad una operazione ordinata dal giudice Otranto, della Giustizia Federale, per “sradicare” Santana da un edificio della Giustizia provinciale, un fatto senza precedenti e che ha dato fastidio allo stesso Zacchino. Il magistrato ha promesso di intervenire nella faccenda.

Dopo che l’avvocata Sonia Ivanoff è comparsa nel Tribunale Federale, Matías Santana è stato liberato dopo la notifica. Ed è tornato nel Tribunale provinciale.

Tutto questo è avvenuto in una stanza intermedia, non è un fatto inventato.

Così è come si gestisce la Giustizia verso il popolo mapuche. E quel disprezzo è stato manifesto anche durante l’udienza, a cui il lonko è stato portato con un casco del Servizio Penitenziario Federale e un giubbotto antiproiettile, e durante la quale, in varie occasioni, gli avvocati di Benetton e alcuni funzionari giudiziari hanno riso in faccia a donne e uomini mapuche che vengo sistematicamente perseguitati e posti sotto processo.

Foto: Rox Ana

Fonte: Revista Cítrica

6 settembre 2018

Resumen Latinoamericano