La Corte Penale Internazionale (CPI) dell’Aja ha riconosciuto l’innocenza dell’ex mandatario brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva considerandolo “prigioniero politico”.
Questa domenica il Tribunale ha denunciato il sistema giudiziario del Brasile e ha chiesto l’immediata liberazione dell’ex capo di stato, argomentando che “subisce una persecuzione politica”.
Parallelamente con la sentenza della CPI, organizzazioni attiviste per i diritti umani del Brasile hanno denunciato che Lula è stato giudicato da un tribunale che è sotto l’influenza delle fazioni politiche avversarie dell’ex mandatario.
I simpatizzanti del fondatore del Partito dei Lavoratori (PT) mettono in rilievo che i gruppi di potere e gli oppositori cercano di impedire la partecipazione di Lula alle prossime elezioni brasiliane previste per ottobre, giacché “è favorito” nei sondaggi di intenzione di voto.
Lula sconta una condanna di 12 anni e un mese di prigione, emessa in seconda istanza nell’ambito delle indagini anticorruzione nel caso Lava Jato per aver ricevuto presunte bustarelle dall’impresa costruttrice brasiliana Odebrecht, in cambio di facilitazioni nei contratti.
29 luglio 2018
Resumen Latinoamericano / HispanTV
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Brasil. Tribunal de La Haya declara “preso político” al expresidente Lula” pubblicato il 29-07-2018 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2018/07/29/brasil-tribunal-de-la-haya-declara-preso-politico-al-expresidente-lula/] ultimo accesso 30-07-2018. |