È avvenuto a Córdoba e ci sono degli arresti.
Nelle prime ore del giorno di oggi, le voci disperate degli abitanti del Quartiere Parque Esperanza della località di Juarez Celman hanno incominciato a essere diffuse dalle reti che denunciavano la presenza di forze della polizia provinciale e il blocco degli accessi a qualsiasi veicolo che tentasse di entrare nel terreno in cui abitano.
Solo alcuni minuti dopo i racconti sono diventati strazianti, quando hanno cominciato a descrivere il modo con cui il personale di polizia ha incominciato a distruggere le abitazioni, tirandole giù o incendiandole, anche nell’oscurità, e a esprimere i propri sforzi per riparare i/le loro numerosi/e bambini/e.
In questo momento, il governo municipale e il ministero per lo sviluppo sociale provinciale hanno montato un “ufficio” in uno degli spazi comuni della cooperativa, dove, denunciano le abitanti, tre lavoratrici sociali “intervistano” i/le abitanti e li/le minacciano di arresto. La richiesta di coloro che soffrono questa brutale repressione alle organizzazioni sociali e politiche, ai mezzi di comunicazione, legislatori/e, sindacati e a tutti/e i/le cittadini/e è di accorrere urgentemente nel quartiere per fermare la violenza.
È importante segnalare che l’ultimo ordine di sgombro notificato è stato bloccato su ordine di un giudice dopo la presentazione di un ricorso di tutela da parte degli/le abitanti. Il funzionario giudiziario ha riferito che in quella occasione non erano garantite le condizioni per la sua esecuzione, tra le quali ha segnalato la mancanza di notifica in tempo, di forma e l’assenza di garanzie della validità dei diritti degli/le abitanti del Quartiere Parque di Esperanza.
In una lotta che contrappone due posizioni molto diverse sul diritto alla terra e alla casa, le 101 famiglie che resistono allo sgombro denunciano che la sindaca Miryam Prunotto governa a favore degli affari immobiliari della zona. Mentre il problema che stanno vivendo, affermano, non è altro che una espressione dell’emergenza abitativa che colpisce tutto il territorio provinciale, per cui più di 154 mila famiglie sono prive di una propria casa.
Come CAPOMA-DDHH ripudiamo l’arresto e chiediamo l’immediata liberazione delle e dei compagni arrestati nello sgombro di Juarez Celman a Córdoba tra i quali la compagna, nipote di Olga Márquez (madre di Plaza de Mayo), Luis Aredéz (detenuto-scomparso) e Julia Domínguez Aredéz.
Per il momento sappiamo che ci sono 12 detenuti/e, che sono stati picchiati, non hanno ricevuto assistenza medica e stanno venendo trasferiti in altre strutture di polizia, e che continuano a cercare con una caccia gli altri compagni che proteggevano l’accampamento degli abitanti.
Questa è un’ulteriore forma di repressione e censura dei lottatori sociali e dei comunicatori popolari.
Basta repressione!!
Libertà dei prigionieri poiché lottano!!
01-06-2018
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Argentina: Fuerzas policiales desalojaron viviendas y las destruyeron /Ocurrió en Córdoba y hay detenidos” pubblicato il 01-06-2018 in Resumen Latinoamericano su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2018/06/02/argentina-fuerzas-policiales-desalojaron-viviendas-y-las-destruyeron-ocurrio-en-cordoba-y-hay-detenidos/] ultimo accesso 04-06-2018. |