Dopo il corteo delle Madri di Aprile c’è stata una sparatoria contro i manifestanti, con varie persone ferite. Sono tornati a bruciare Radio Ya, e anche Caruna.
Varie persone sono risultate ferite questo pomeriggio, dopo il corteo delle Madri di Aprile.
Il corteo delle Madri di Aprile a Managua è terminato oggi con un attacco a colpi d’arma da fuoco, nella zona dell’Università Nazionale di Ingegneria e dell’Università Centroamericana, facendo vari morti e feriti gravi, inclusi alcuni con colpi alla testa.
La manifestazione delle Madri di Aprile è stato organizzato in occasione del Giorno delle Madri in Nicaragua, ed è cominciato nella rotonda Jean Paul Genie, per terminare all’UCA. Alla fine del pomeriggio, nonostante ciò, dal settore dell’UNI i manifestanti hanno subito un attacco a colpi di arma da fuoco.
La Croce Rossa ha confermato a El Nuevo Diario di aver inviato cinque ambulanze nella zona, per prestare i primi soccorsi.
8.35 pm – Un gruppo di persone, inclusi dei contadini, permangono dentro la cattedrale Metropolitana, a Managua.
8.26 pm – L’ospedale Vivian Pellas fa sapere di aver dimesso i pazienti Denis González Flores, Guillermo Vallejo, Eduardo García, Michael Calero. Sono stabili, inoltre, Oscar Reyes, Elías Pineda, Lissethe Lezama e Jonathan Gómez.
Si conferma che due pazienti, di identità sconosciuta, sono gravi e in sala operatoria.
8.20 pm – C’è uno scontro nel quartiere San Agustín, Chinandega, dove hanno eretto barricate e ci sono persone incappucciate, che coprono i loro colli con fazzoletti rossi e neri.
In tutta la città si odono detonazioni e le famiglie cercano rifugio e altre cercano di unirsi agli scontri per respingere gli attaccanti.
8.17 pm – L’ospedale Vivian Pellas ha dimesso altre due persone. Uno di loro è Holman David Flores Orozco, di 18 anni e studente di ingegneria industriale. Questo giovane ha ricevuto un proiettile di gomma al petto e gli antisommossa lo hanno colpito nel settore dell’UNI, secondo il suo racconto.
7.58 pm – Nell’ospedale Vivian Pellas dimettono uno dei feriti. Questa persona, con una camicia nera, ha bende alla testa e ha preferito non rivelare il proprio nome, per evitare preoccupazioni ai suoi familiari.
Nel frattempo, a Chinandega si aggrava lo scontro e si odono detonazioni nel settore del Municipio.
7.50 pm – Si riportano forti scontri in alcune zone di León, Chinandega, Estelí e Niquinohomo. Non ci sono rapporti ufficiali sui feriti di questi incedenti.
7.33 pm – Personale dell’ospedale Vivian Pellas dichiara di aver ricevuto 22 persone con ferite d’arma da fuoco, inclusi due in modo grave, di identità sconosciuta, che vengono operati. Un’altra persona permane delicata in pronto soccorso, ma non è stata trasferita a chirurgia.
7.12 pm – Fonti indicano che ci sono almeno tre persone morte e dieci con proiettili alla testa negli ospedali del Nicaragua. Le autorità non hanno emesso un comunicato ufficiale.
7.06 pm – La Croce Rossa informa El Nuevo Diario di aver finora curato nove persone, che hanno trasferito negli ospedali: otto al Vivian Pellas e una in un ospedale di livello nazionale.
6.50 pm – Varie auto sono bruciate nel settore dove sono situate l’UCA, l’UNI e la rotonda Rubén Darío, o Metrocentro.
6.44 pm – Erigono barricate più barricate lungo la strada verso Tiscapa, come misura di protezione di fronte a possibili nuovi attacchi.
6.34 pm – La cattedrale di Managua è usata come centro di cura per i feriti dopo il corteo delle Madri di Aprile.
6.30 pm – Si conferma l’incendio dell’edificio della Caruna, una cooperativa di prestiti che ha una delle sue succursali nella zona dell’UNI. Ci sono anche veicoli bruciati.
6.28 pm – Monsignor Silvio Báez su Twitter dice che migliaia di persone sono dentro l’UCA, rifugiati. Báez dichiara che il rettore dell’UCA, José Idiáquez, è colui che gli ha confermato la situazione.
6.20 pm – Media governativi indicano che ci sono almeno due morti dopo l’attacco avvenuto oggi nella zona dell’UNI.
6.15 pm – Si conferma che bruciano le installazioni di Radio Ya, che sono nelle vicinanze dell’UCA e dell’UNI.
6.05 pm – La Croce Rossa conferma a El Nuevo Diario di aver inviato cinque ambulanze nel settore dell’UNI, dove questo pomeriggio c’è stato un attacco armato.
6.04 pm – AmCham pubblica su Twitter: “Non più belle parole. Alt alla repressione. Ora basta”.
6.02 pm – Testimoni riportano che una persona ha ricevuto un proiettile in testa ed è stato portato in un ospedale.
5.58 pm – Centinaia di persone si sono rifugiate nel centro commerciale Metrocentro, successivamente agli attacchi che continuano dopo il corteo delle Madri di Aprile.
5.54 pm – Dai semafori dell’UCA fino allo stadio di baseball Dennis Martínez, ci sono decine di persone e ambedue i gruppi sono divisi da una barricata situata nel settore dell’UNI. Alcuni di coloro che permangono nella zona affermano che ci sono feriti d’arma da fuoco.
5.47 pm – Nel settore dell’UNI permane un gruppo di manifestanti, per respingere l’attacco che hanno subito le persone che hanno partecipato al corteo delle Madri di Aprile.
5.43 pm – Il canale 100% Noticias denuncia che il suo edificio ha subito un attacco e accusa dei fatti la Gioventù Sandinista. Questo mezzo di comunicazione ha divulgato immagini di persone che hanno tirato pietre al suo edificio. Alcuni portavano bandiere del FSLN. La giornalista Lucía Pineda Ubau ha sostenuto che contro le installazioni hanno usato delle armi da fuoco.
5.40 pm – Alcuni negozi del centro commerciale Metrocentro hanno incominciato a chiudere in vista dello scontro.
5.34 pm – Una donna piange l’apparente morte di suo figlio, di nome Jorge Castro.
5.30 pm – Ci sono detonazioni e scontri nel settore dell’UNI. Alcune persone affermano che ci sono spari di armi da fuoco.
5.00 pm – Nel settore dell’UNI si continuano ad erigere barricate. Ci sono madri che sostengono i propri figli e dicono di non temere un attacco. I feriti sono stati portati con delle moto. Nel settore dell’UNI si odono detonazioni.
4.50 pm – I manifestanti incominciano ad abbandonare la zona dell’UCA e cercano la strada per Masaya, per il nervosismo di subire un attacco.
4.40 pm – Le autorità dell’UCA hanno aperto i portoni per permettere l’ingresso dei manifestanti. Nella zona dell’UCA i manifestanti hanno posto una barricata per evitare qualsiasi attacco dallo stadio di baseball Dennis Martínez. Si riporta uno scontro ma non è chiaro quale sia il risultato.
4.35 pm – Si conferma che nel settore del Paseo Tsicapa i manifestanti corrono, timorosi di un attacco. Nel settore ci sono circa 20 motociclisti che le persone identificano come parte delle turbe.
4.20 pm – Le persone che sono giunte all’UCA incominciano a correre per il timore che avvenga un attacco. Nella zona i manifestanti sono molto nervosi.
3.50 pm – Immagini aeree mostrano l’entità del corteo delle Madri di Aprile: migliaia di persone hanno accompagnato nel loro lutto le donne che hanno perso i propri figli nelle proteste del Nicaragua. Questa gigantesca manifestazione è stata annunciata lo scorso 24 maggio.
30 maggio 2018
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Marcha de Madres de Abril: Ataque a balazos deja varios muertos y heridos graves” pubblicato il 30-05-2018 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2018/05/30/nicaragua-una-marcha-opositora-y-otra-a-favor-del-gobierno-confluyeron-en-managua-serios-incidentes-en-esteli/] ultimo accesso 31-05-2018. |