Industria del salmone e devastazione dei territori costieri


In questo 2018, delle organizzazioni hanno segnalato attraverso una dichiarazione pubblica che c’è un’ampia evidenza scientifica che l’uso massiccio e indiscriminato di una grande varietà di antibiotici, antiparassitari, fungicidi, disinfettanti, e sostanze antifouling (antivegetative) nell’industria del salmone, ha generato un devastante impatto sull’ambiente e la biodiversità acquatica e terrestre, specialmente nell’arcipelago di Chiloé e nella regione patagonica di Aysén.

Negli ultimi 20 anni, l’espansione territoriale e produttiva di questa industria transnazionale in Cile, è abbinata alla conseguente introduzione di più di 18 malattie batteriche, virali e parassitarie, compromettendo irreversibilmente il patrimonio sanitario e acquatico nazionale.

Allo stesso tempo, precisano che la contaminazione da nitrati, proveniente dall’emissione di feci dei salmoni e dall’alimentazione non consumata che cade sul fondo marino, è un fattore che periodicamente scatena i massicci eventi di fioritura di alghe nocive e tossiche (maree rosse), che hanno gravi conseguenze per la salute umana, la biodiversità marina e l’economia delle comunità costiere, di pescatori e raccoglitori di alghe e frutti di mare.

Questo fa parte dei gravi impatti che l’industria del salmone sta generando in diversi territori marini costieri e che presto verranno fatti conoscere con maggiori e diversi antefatti e documenti.

Di seguito condividiamo due video che rendono conto di questi danni segnalati da diverse organizzazioni, realizzati nel 2016:

Disastro mortale: Le industrie del salmone in Cile – (NAOV Chile)

Fuori le industrie del salmone – Documentario Despiértame

Mapuexpress

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Industria salmonera y devastación de territorios costeros” pubblicato in Mapuexpresssu [http://www.mapuexpress.org/?p=24219] ultimo accesso 13-04-2018.

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