Settori della popolazione hanno manifestato in vari stati del Brasile per rifiutare l’assassinio dell’attivista Marielle Franco.
L’indagine sui fatti ha rivelato che il lotto con le munizioni utilizzate è stato acquistato nel 2006 dalla Polizia Federale di Brasilia.
Venerdì scorso, la perizia della Divisione Omicidi della Polizia Civile di Río de Janeiro ha rivelato che i proiettili usati nell’assassinio della consigliera comunale e attivista brasiliana Marielle Franco, avvenuto il passato 14 marzo, appartenevano ad un lotto veduto nel 2006 alla Polizia Federale di Brasilia.
Il segretario esecutivo del Consiglio Latinoamericano di Scienze Sociali (Clacso), Pablo Gentili, ha pubblicato l’informazione nella sua pagina Twitter con le etichette #MariellePresente #NiUnaMenos #Justicia #JusticiaPorMarielle.
La notte dello scorso mercoledì, la Franco viaggiava su un veicolo insieme al suo autista e alla sua consulente Fernanda Chaves, andando via da una manifestazione politica, quando sono stati intercettati nel centro di Río de Janeiro.
La consigliera del Partito Socialismo e Libertà (PSOL) ha ricevuto vari colpi in testa e al collo mentre il conducente è stato colpito alla spalla. Chaves è stata l’unica sopravvissuta.
Secondo l’indagine, nel dicembre del 2006 la Polizia Federale di Brasilia comprò dall’impresa CBC un lotto di munizioni utilizzate nelle armi di calibro 9 millimetri.
Il prossimo passo delle autorità sarà di indagare come siano giunti i proiettili, dall’organo di sicurezza, ai responsabili del fatto per identificarli.
16 marzo 2018
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Brasil: Balas en asesinato de concejal eran de la Policía” pubblicato il 16/03/2018 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2018/03/17/brasil-balas-en-asesinato-de-concejal-eran-de-la-policia/] ultimo accesso 17-03-2018. |