Assassinata a Río de Janeiro una consigliera comunale del partito di sinistra PSOL


Alberto Azcárate

Il 14 marzo, alle ore 21.30 è stata assassinata a colpi di pistola Marielle Franco, consigliera comunale del PSOL (Partito per il Socialismo e la Libertà), una formazione che nel parlamento statale ha una sua rappresentanza e che si è scissa a sinistra dal PT.

Il crimine è stato consumato nel quartiere Estácio, nel centro di Río de Janeiro. La polizia avrebbe rinvenuto sul luogo del crimine nove bossoli di proiettile che, secondo le prime indagini sarebbe stato commesso con la tipica modalità della “esecuzione su commissione”. La consigliera, l’autista del veicolo Anderson Pedro Gomes -anche lui morto nell’episiodio- e la consulente Fernanda Chavers, che è rimasta illesa, circolavano su un veicolo ufficiale. Dall’altra auto gli hanno sparato. Gli assassini sono rapidamente fuggiti senza prendere nulla.

Mariella Franco aveva 39 anni. Era una attivista nera nata e cresciuta nella favela di Maré, vicino all’aeroporto internazionale carioca. Continuava a vivere lì, dove godeva di un enorme prestigio per il suo tenace lavoro a favore della sua gente, prevedibili vittime dirette -o come danno collaterale- dell’intervento militare nella città, che il parlamento brasiliano ha ordinato.

Si era laureata in Amministrazione Pubblica nella Pontificia Università Cattolica (PUC), con un successivo dottorato nell’Università Federale Fluminense (UFF).

Nelle elezioni municipali del 2016 era stata la 5ª consigliera più votata e stava esercitando il suo primo mandato. Nella sua azione legislativa ha coordinato la Commissione di Difesa dei Diritti Umani e della Cittadinanza, insieme al deputato Marcelo Freixo.

Contro l’intervento militare 

Dura oppositrice dell’intervento militare nella città, lo scorso 28 febbraio era intervenuta come relatrice nella commissione che ha dibattuto sulla controversa militarizzazione. Pochi giorni prima del suo assassinio, la consigliera aveva criticato la violenta azione del 41° Battaglione della Polizia Militare sugli abitanti di Acarí, area periferica e socialmente emarginata della città. La sua denuncia diceva: “È necessario dirlo a voce alta affinché tutto il mondo sappia quello che in questo momento sta succedendo ad Acarí. Il 41° Battaglione della Polizia Militare di Río de Janeiro sta terrorizzando e attaccando i suoi abitanti. Questa settimana sono stati assassinati due giovani e i loro corpi gettati in un fosso. Oggi, la polizia è circolata per le strade minacciando gli abitanti. Questo è sempre successo e con l’intervento militare è diventato peggio.

E un giorno prima di essere assassinata, Marielle era tornata a mettere in discussione la violenza installata dalla Polizia Militare: “Un altro omicidio che entra nel conto della Polizia Militare. Matheus Melo stava uscendo dalla chiesa. Quanti altri dovranno morire affinché questa guerra termini? ha detto nel suo indirizzo Twitter.

Siamo entrati in contatto con il gabinetto del deputato federale del PSOL, Francisco “Chico” Alencar, dal quale è stato dichiarato: “Aspetteremo i risultati ufficiali dell’indagine. Per la perizia effettuata sul luogo del crimine, tutto porta a credere che si tratti di una esecuzione”.

Poche ore prima di morire Marielle aveva partecipato ad un incontro di donne nere e aveva finito di inserire nel suo account FB un video sull’evento. Le reti sociali carioche oggi ribollono con la frase “no, è stato un attacco”.

15-03-2018

El Salto

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Alberto Azcárate, Asesinan en Río de Janeiro a una concejala del partido de izquierdas PSOL” pubblicato il 15/03/2018 in El Saltosu [https://www.elsaltodiario.com/brasil/asesinan-en-rio-de-janeiro-a-una-concejala-del-partido-de-izquierdas-psol] ultimo accesso 16-03-2018.

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