Dopo che lo scorso 5 marzo era stato assassinato il comunicatore indigeno Eider Arley Campo nella riserva indigena di Pioyá a Caldono, Cauca, i comuneri hanno informato di aver catturato di nuovo le persone responsabili di questi fatti.
Bisogna ricordare che l’assassinio del comunicatore è avvenuto quando la Guardia Indigena stava facendo un inseguimento per cercare di catturare vari uomini che, secondo il CRIC “hanno legami con le Forze Armate”. Queste persone avevano l’intenzione di portar fuori dalla Riserva “tre delinquenti rei confessi nell’Assemblea Comunitaria sotto giurisdizione indigena” e in quel momento sono avvenuti degli scontri che hanno messo fine alla vita del giovane.
Gli indigeni hanno catturato otto persone
Secondo Pablo Piso, sindaco di Caldono, Cauca, gli indigeni hanno catturato otto persone che sarebbero state coinvolte nella fuga degli arrestati e nell’assassinio di Eider Campo. Ha precisato che “tutti avevano vestiti militari, armati con cinque fucili, due pistole, granate e abbastanza materiale militare che la Guardia Indigena ha consegnato al Corpo Tecnico investigativo affinché possa fare le prove balistiche”.
Ha affermato che gli indigeni “inizieranno il processo”, e ha aggiunto che le persone che sono entrate nel consiglio per far evadere i detenuti, “erano indigeni della regione, di riserve vicine”. Gli indigeni stanno ancora ricercando una persona che non si è potuto catturare e che ha preso parte ai fatti.
Le FARC hanno espulso dallo spazio territoriale tre ex combattenti che hanno partecipato ai fatti
Con un comunicato dello Spazio Territoriale Transitorio di Normalizzazione Carlos Perdomo di Caldono, gli ex combattenti hanno affermato che tre persone che facevano parte del processo di reintegrazione sono coinvolte nei fatti. Hanno precisato che “hanno agito in modo personale e che le loro azioni sono solo responsabilità di ciascuno di loro”.
Per questo, hanno chiarito che “queste persone sono state espulse dal partito, dalla cooperativa COOMEEP e dallo Spazio Territoriale Transitorio di Normalizzazione e che sono esclusi da qualsiasi beneficio di reintegrazione”. Hanno, inoltre, ripudiato le azioni e i fatti che sono costati la vita del comunicatore indigeno, per cui hanno manifestato la propria solidarietà alla famiglia e agli indigeni della riserva Pioyá.
Alla fine hanno dichiarato di non conoscere la provenienza delle armi, “giacché queste erano nelle nostre mani, sono state deposte di fronte all’organizzazione multilaterale delle Nazioni Unite come contempla l’accordo dell’Avana”. Allo stesso tempo, hanno ribadito che rispettano e sostengono, “di fronte ai fatti, la decisione autonoma che hanno preso le autorità indigene e l’assemblea contro queste persone”.
7 marzo 2018
Contagio Radio
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Indígenas de Caldono, Cauca, recapturaron a quienes asesinaron a joven comunicador social” pubblicato il 07/03/2018 in Contagio Radio, su [http://www.contagioradio.com/indigenas-de-caldono-cauca-re-capturaron-a-quienes-asesinaron-al-comunicador-indigena-articulo-51952/] ultimo accesso 14-03-2018. |