I rischi della modifica del Codice delle Acque per i Popoli Indigeni in Cile


Gruppo di Difesa dell’Acqua

Secondo la nuova modifica del Codice delle Acque, mediante la legge 21.064 del 27 gennaio 2018, la DGA (Direzione Generale delle Acque) ha attualmente nuove e maggiori attribuzioni, che le permettono anche di realizzare, in rappresentanza dei veri titolari di un diritto di utilizzo delle acque (DAA), le iscrizioni di quei diritti che non si trovano iscritti nel Registro delle Acque DEL CONSERVATORE DEI BENI IMMOBILI E NEL CATASTO PUBBLICO DELLE ACQUE, per poter con questo vendere all’asta e alla fine spogliare i titolari dei propri diritti di acqua validamente acquisiti. Questa nuova facoltà potrebbe essere usata anche riguardo ai DAA appartenenti ad INDIGENI, questo anche quando è stato promesso che con le modifiche del Codice delle Acque, portate avanti dal Governo della Presidente Bachelet, non avrebbero l’obbligo di iscrivere i propri DAA né di pagare Licenze per il non uso, giacché secondo la cosmovisione di coloro che appartengono ai popoli indigeni, è normale che loro utilizzino o posseggano i propri DAA senza un uso commerciale o lucrativo che è ciò che alla fine giustifica il pagamento delle licenze.

D’altra parte, sebbene sia certo che sia stata prospettata una nuova modifica del Codice delle Acque con l’obiettivo di stabilire una esclusione che beneficerebbe gli INDIGENI, questa è ancora in discussione al Senato, lasciando nella più completa vulnerabilità gli indigeni titolari dei DAA, per cui con la legislazione attualmente vigente tutto quello che è stato precedentemente detto rimane soggetto alla volontà e all’arbitrio della DGA, istituto che può decidere liberamente se applicare o no queste nuove facoltà contro gli INDIGENI.

Pertanto, facciamo un appello al Presidente Eletto Sebastián Piñera e ai Legislatori affinché in breve tempo approvino le Modifiche necessarie all’attuale Codice delle Acque, che continuano ancora ad essere discusse, al fine di stabilire inequivocabilmente che gli INDIGENI non dovranno pagare licenze per il non uso dei DAA e che non avranno nemmeno l’obbligo di iscrivere i DAA di cui siano titolari, ragione per cui non potranno essere privati dei loro DAA, i medesimi che gli è costato RIVENDICARE. Così, sollecitiamo anche che nel breve tempo il Direttore Generale delle Acque sia istruito a non applicare agli INDIGENI le nuove facoltà contemplate nella legge 21.064.

26/02/2018

Mapuexpress

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Grupo de Defensa del AguaLos Riesgos de la modificación al Código de Aguas para los Pueblos Indígenas en Chile” pubblicato il 26/02/2018 in Mapuexpresssu [http://www.mapuexpress.org/?p=23630] ultimo accesso 07-03-2018.

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