Giovedì 15 febbraio 2018 è stato arrestato nella città di Parigi Ricardo Palma Salamanca. Questo fatto è avvenuto dopo una “notifica rossa” emanata dall’Interpol Cile, che ha richiesto il suo arresto alla polizia francese per estradarlo e consegnarlo alla giustizia cilena. Ricardo Palma è stato militante del Fronte Patriottico Manuel Rodríguez e pesano su di lui accuse relative “all’omicidio” di Jaime Guzmán, ideologo della dittatura civico-militare di Augusto Pinochet e fondatore del partito di ultradestra UDI. Al momento della sua morte, nell’aprile del 1991, Guzmán era senatore secondo le norme costituzionali che lui stesso aveva stabilito nella Costituzione del 1980 imposta dal dittatore Pinochet senza alcuna consultazione popolare.
Condannato dalla giustizia cilena nel 1992 ad una doppia pena all’ergastolo, Ricardo Palma, che, come prigioniero politico, fece uso 22 anni fa del suo diritto di evasione dal carcere ad alta sicurezza di Santiago, risiede in Francia dal 2017 con il consenso delle autorità di questo paese, dove è entrato illegalmente e ha una vita discreta. Dopo l’arresto, la giustizia francese ha deciso di rimetterlo in libertà vigilata dato che non rappresenta un pericolo per la società.
Noi, come Comitato di Sostegno a Riccardo Palma Salamanca, sollecitiamo il governo francese a non estradarlo e accettare il suo asilo politico per tutte le seguenti ragioni:
− Il processo contro di lui fu effettuato in un contesto politico ancora sottomesso alla diretta influenza politica e giudiziaria della dittatura, dato che la maggioranza dei suoi alti comandi continuavano nelle loro funzioni e il medesimo Augusto Pinochet continuava a comandare come capo dell’esercito.
− Il processo e gli interrogatori furono realizzati senza nessun rispetto dei diritti umani e civili, usando violenza e tortura.
− Secondo la legge francese, la condanna già prescritta, dato che fu emessa più di venti anni fa.
− Nell’attuale contesto di montature poliziesche e giudiziarie e della sistematica utilizzazione della legge antiterrorismo stabilita dalla Costituzione di Pinochet che si applica contro i comuneri/e mapuche, per esempio fatto che è stato condannato internazionalmente, è sufficientemente provato che l’attuale giustizia cilena non sia imparziale.
− Temiamo che la vita di Ricardo Palma corra un grande pericolo nel caso sia estradato, trattandosi di un fatto politico, potrebbero avvenire atti di vendetta da parte di settori fascisti attivi.
Una settimana dopo l’arresto di Ricardo Palma Salamanca, giovedì 22 febbraio, la sua compagna Silvia Paulina Brzovic Pérez si è consegnata alle autorità francesi dopo la detenzione internazionale emanata dal Cile dove è accusata di aver aiutato nel sequestro di Cristián Edwards, figlio del padrone di El Mercurio, nel settembre del 1991. Silvia Brzovic è rimasta con la firma quotidiana e ha sollecitato l’asilo politico in Francia.
Insieme all’avvocato difensore di Ricardo Palma, Jean Pierre Mignard, “possiamo dire che [Ricardo] non ebbe un processo giusto e che evidentemente stiamo parlando di fatti di natura eminentemente politica”. Essendo la Francia un paese riconosciuto internazionalmente come territorio di asilo e di rispetto dei diritti umani, e in vista di tutti gli argomenti precedentemente utilizzati, chiediamo fortemente al governo francese di tener conto di questa richiesta, appoggiata da tutti/e i/le firmatari/ie.
Firma questa Petizione in:
24 febbraio 2018
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Chile. Campaña de Firmas Petición de Asilo en Francia para ex combatiente antifascista Ricardo Palma Salamanca” pubblicato il 24/02/2018 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2018/02/24/chile-campana-de-firmas-peticion-de-asilo-en-francia-para-ex-combatiente-antifascista-ricardo-palma-salamanca/] ultimo accesso 27-02-2018. |