Perù: La polizia reprime protesta per la contestata legge lavorativa


È la legge del giovane schiavo, che obbliga i giovani a lavorare 20 ore settimanali per tre anni per imprese senza remunerazione né vacanze.

Questo ha nuovamente portato migliaia di peruviani a scendere nelle strade. La mobilitazione di venerdì a Lima è stata, come no, repressa violentemente dalla Polizia con gas lacrimogeni e bastonate.

In questa giornata di protesta gli studenti di università ed istituti pubblici e privati di questo paese latinoamericano portavano cartelli e striscioni in cui si leggeva: “Siamo studenti, non schiavi”, “No alla legge sulla schiavitù giovanile” e “Che i congressisti lavorino 3 anni senza stipendio e guadagnino esperienza”.

I manifestanti volevano sfilare da Piazza San Martín, nel centro della capitale peruviana, verso la sede del Congresso per chiedere l’abrogazione della legge fujimorista, che il legislativo ha già approvato. La Polizia, nonostante ciò, gli ha negato il passaggio con mano dura, affinché imparino.

I membri della polizia hanno attaccato gli studenti e hanno cercato di disperderli, lanciando gas lacrimogeni, con bastonate e calci, adducendo il fatto che la mobilitazione non aveva il permesso del Ministero degli Interni. Dopo dicono che in Venezuela si reprime…

Gli studenti nonostante ciò sono rimasti uniti nella protesta e in certi momenti hanno rotto il cordone poliziesco, secondo quanto riferisce il quotidiano locale Trome.

La controversa iniziativa legislativa, presentata dal congressista di Forza Popolare, Rosa María Bartra, e approvata recentemente dalla Commissione Permanente del Congresso, applica un regime denominato “Esperienze formative in situazioni reali di lavoro”, anche se in realtà si tratta di dare mano d’opera gratis agli impresari.

Questa modalità, per giovani con studi tecnici, non potrà eccedere le 448 ore, distribuite in un periodo massimo di 3 anni e el ore lavorate dallo studente non dovranno superare le 4 ore quotidiane e le 20 ore settimanali. Ma la critica viene perché non riceveranno alcun compenso economico per il proprio lavoro né potranno prendere le ferie. Fin dall’anno passato l’iniziativa, nonostante ciò, ha provocato varie mobilitazioni in strada.

HispanTV

25/02/2018

La Haine

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Perú: Policía reprime protesta por polémica ley laboral” pubblicato il 25/02/2018 in La Hainesu [https://www.lahaine.org/mm_ss_mundo.php/peru-policia-reprime-protesta-por] ultimo accesso 27-02-2018.

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