L’ELN si assume la responsabilità dell’uccisione del governatore indigeno nel Chocó


La guerriglia spiega di aver fermato Aulio Isarama Forastero per sottoporlo ad un interrogatorio per notizie che avvertivano che era un informatore dell’Esercito; nonostante ciò, durante il tragitto e dopo un divincolamento è avvenuta la sua morte.

Passata quasi una settimana dalla morte di Aulio Isarama Forastero -che ricopriva la carica di governatore indigeno della riserva Catru Dubaza Ancoso, della comunità dell’Alto Baudó nel Chocó- la guerriglia dell’ELN ha ammesso la propria responsabilità nel crimine, fatto che si configurerebbe come il primo fatto di violazione del cessate il fuoco bilaterale sottoscritto con il Governo e che ha cominciato a vigere da appena 30 giorni.

Attraverso un comunicato stampa datato 27 ottobre, ma conosciuto nelle ultime ore, l’omicidio è stato ammesso dalla Direzione del Fronte di Guerra Occidentale Omar Gómez (FGOc-OG), massimo organismo di comando delle strutture dell’ELN che operano nel Chocó.

Secondo quando dichiara la guerriglia, inizialmente Isarama era stato fermato per il sospetto di essere un informatore delle autorità e per dei rapporti che avvertivano che aveva dei legami con l’intelligence dell’Esercito. Dopo il suo arresto, è stato condotto in una zona sconosciuta dove avrebbe dovuto essere interrogato. Durante il tragitto, il governatore “si rifiuta di camminare e si avventa su uno dei nostri guerriglieri, con le tragiche conseguenze che si conoscono”, dice l’ELN.

La guerriglia sostiene che non c’era un ordine né l’autorizzazione ad attentare contro Isarama e spiega che il suo fermo aveva solo fini “investigativi”. Per questo, lamenta il fatto e chiede perdono per la morte non solo ai familiari del governatore indigeno, ma alle comunità del dipartimento del Chocó.

“Ribadiamo la nostra parola ad esporre la verità riguardo quanto avvenuto, a riconoscere l’errore commesso e a mettere la faccia per chiarire ciò che è necessario”, aggiunge l’ELN, che dice che la morte di Isarama li colpisce anche come organizzazione, per cui si impegnano a mettere in moto “a tutti i livelli interni una riflessione affinché fatti come questo non tornino a ripetersi”.

Secondo il Fronte di Guerra Omar Gómez, la guerriglia si augura che al tavolo di dialogo di Quito (Ecuador) con il Governo si approvi uno scenario di interlocuzione con i settori popolari, sociali e i sindacati della regione “per ascoltarci mutuamente, per dare apporti e chiarire i dubbi reciproci”.

30 ottobre 2017

 da El Espectador

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Eln asume responsabilidad en crimen de gobernador indígena en Chocó” pubblicato il 30-10-2017 in El Espectadorsu [https://www.elespectador.com/noticias/judicial/eln-asume-responsabilidad-en-crimen-de-gobernador-indigena-en-choco-articulo-720546] ultimo accesso 30-10-2017.

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