Il 30 dicembre 2016, il Governo ha emesso il decreto legge 1820 che concedeva l’amnistia che sarebbe effettiva per i membri delle FARC accusati di delitti politici. Allo stesso modo, sono stati emessi altri decreti “espressi” per dare la libertà ai guerriglieri che si trovano reclusi nelle carceri del paese, nonostante ciò, a quasi dieci mesi dall’emissione del primo di tutti, i leader della ex guerriglia chiedono la liberazione di più di mille membri che rimangono nelle carceri.
“Chiediamo con veemenza che siano liberati i nostri prigionieri. Lo diciamo con veemenza perché abbiamo fatto 50 anni di resistenza per le rivendicazioni dei nostri popoli”, ha dichiarato mercoledì Seusis Hernández, conosciuto come Jesús Santrich, da Piazza Bolívar, a Bogotà.
Per i membri della Forza Alternativa Rivoluzionaria del Comune (FARC), da parte del Governo c’è negligenza poiché coloro che ancora permangono nei centri di reclusione e coloro che già sono stati beneficiati con l’amnistia sono in condizioni di vulnerabilità, dato che non è stata risolta l’identificazione e neppure la bancarizzazione.
Hanno anche messo in evidenza che coloro che sono usciti dalle carceri non hanno chiarezza sulla propria situazione giuridica e temono di essere ricatturati. Secondo la FARC, la grande maggioranza degli amnistiati ha problemi con i documenti, il registro civile e la bancarizzazione, quest’ultima è una situazione che rende difficile il ricevimento del pagamento pattuito nell’accordo, che era del 90% di un salario minimo mensile legale vigente.
“In questo momento, l’applicazione è un disastro. Se l’insieme del popolo colombiano non prende la bandiera dell’accordo dell’Avana, avremo una profonda crisi, un fracasso nella conquista e nella ricerca della pace”, ha concluso Santrich.
Lo scorso giugno, il leader delle antiche FARC ha protestato con uno sciopero della fame affinché il Governo rendesse effettiva l’amnistia per i prigionieri di questa organizzazione che erano prigionieri e ha segnalato che c’erano dinieghi di giustizia da parte dei giudici per l’esecuzione delle pene, che sono coloro che devono concedere l’amnistia agli ex guerriglieri.
19 ottobre 2017
El Espectador
tratto da Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Colombia: líder de las Farc asegura que la implementación del acuerdo de paz “es un desastre” pubblicato il 19-10-2017 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2017/10/19/colombia-lider-de-las-farc-asegura-que-la-implementacion-del-acuerdo-de-paz-es-un-desastre/] ultimo accesso 21-10-2017 |