Le forze rivoluzionarie hanno ottenuto la vittoria in 17 stati del paese nelle elezioni regionali di questa domenica 15 ottobre, così ha informato il Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) nel suo primo bollettino, con il 95,8% dei voti trasmessi e il 61,14% di partecipazione.

La proposta presentata dai partiti d’opposizione, riuniti nell’autodenominato Tavolo di Unità Democratica (MUD), è rimasta con 5 dei governatorati.

La presidente del CNE, Tibisay Lucena, ha detto che nel caso dello stato del Bolívar la tendenza non è ancora irreversibile.

Ha evidenziato, inoltre, il livello di partecipazione e civismo dei cittadini di tutto il paese, così come il coordinamento tra i Poteri dello Stato e il funzionamento del sistema elettorale nel portare avanti questo processo.

In una conferenza stampa presso il Consiglio Nazionale Elettorale, nel centro di Caracas, ha sottolineato l’alta partecipazione dei venezuelani, che ha giudicato “degni rappresentanti di questo paese che sta esercitando la nostra sovranità come deve essere: in pace, in tranquillità e democrazia attraverso il voto. A tutti gli elettori, congratulazioni. Abbiamo avuto una grande partecipazione”.

I rappresentanti delle forze della Rivoluzione Bolivariana che hanno ottenuto la vittoria nelle elezioni dei governatori sono: Miguel Rodríguez nell’Amazonas, Ramón Carrizalez nell’Apure, Rodolfo Marco Torres nell’Aragua, Argenis Chávez nel Barinas, Rafael Lacava nel Carabobo, Margaud Godoy nel Cojedes, Lizeta Hernández nel Delta Amacuro, Víctor Clark nel Falcón, José Vásquez nel Guárico Carmen Meléndez nel Lara, Héctor Rodríguez nel Miranda, Yelitza Santaella nel Monagas, Rafael Calles nel Portuguesa, Edwin Rojas nel Sucre, Henry Rangel Silva nel Trujillo, Jorge Luis García Carneiro nel Vargas e Julio León Heredia nel Yaracuy.

I candidati dell’opposizione che hanno vinto dei governatorati sono: Antonio Barreto (Anzoátegui), Ramón Guevara (Mérida), Alfredo Díaz (Nueva Esparta), Laidy Gómez (Táchira), tutti di Azione Democratica (AD), e Juan Pablo Guanipa (Zulia), di Prima Giustizia.

Dopo aver conosciuto i risultati, il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, ha messo in evidenza dal Palazzo di Miraflores la forte vittoria della Rivoluzione Bolivariana.

“Il chavismo è vivo, è nelle strade e sta trionfando. Questa è la verità e qui siamo in piedi”, ha dichiarato il mandatario nazionale. “Quello che vuole questa patria, con tutto il suo amore, è costruirsi in pace, con tutta la propria indipendenza”, ha detto in una trasmissione di Venezolana de Televisión.

Per queste elezioni regionali sono stati convocati 18.094.065 votanti nei 23 stati del paese. Questo processo non ha incluso il Distretto Capitale, che ha una schema di governo differente, ed elettori all’estero, poiché non si tratta di un processo nazionale.

Il Consiglio Nazionale Elettorale ha predisposto 13.559 centri di voto, nei quali sono stati istallati 30.274 seggi elettorali, mentre il Piano Repubblica ha dispiegato 260.000 uomini della Forza Armata Nazionale Bolivariana (FANB), della Polizia Nazionale Bolivariana (PNB), delle polizie statali e municipali, del Corpo di Investigazioni Scientifiche, Penali e Criminali (CICPC), dei pompieri e della Protezione Civile.

15 ottobre 2017

AVN