L’ex presidente Correa lo considera uno sgarbo al suo governo.

La strategia del Governo di Lenín Moreno di differenziarsi “non solo è sleale, è mediocre”, ha affermato l’ex presidente ecuadoriano Rafael Correa.

L’ex presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, ha considerato che la consegna alla Confederazione delle Nazionalità Indigene (CONAIE) della sede a Quito (capitale), che era motivo di scontro, sia un “non necessario sgarbo” al suo governo.

Il messaggio segue l’annuncio di Moreno di consegnare questa sede, in comodato per 100 anni, al presidente della CONAIE, Jorge Herrera, e ai dirigenti delle organizzazioni alleate.

Le affermazioni di Moreno sono avvenute nella prima riunione con questa organizzazione, come parte del processo di dialogo nazionale iniziato dal Governo, che ha sostenuto incontri con diversi settori e dirigenti politici.

Il movimento indigeno è stato uno dei settori che ha fatto maggiore opposizione a Correa attraverso le mobilitazioni in vari punti dell’Ecuador. Specialmente per la visione estrattivista delle risorse naturali che per più di dieci anni è stata instaurata.

Correa ha fatto anche riferimento alla decisione della giustizia di dichiarare innocente il giornalista Martín Pallares, contro chi gli aveva fatto causa per espressioni di discredito e di disonore. “Pallares e compagnia, come sempre, mentono”, ha affermato l’ex mandatario su Twitter.

Ha dichiarato, inoltre, che il giudice ha riconosciuto l’esistenza di materiale dell’infrazione, ma ha detto che “non è stato dimostrato” che Pallares fosse il responsabile, “ovviamente rispettiamo la decisione del giudice ma non la condividiamo”, ha precisato.

Il presidente dell’Ecuador, Lenín Moreno, che è anche direttore del movimento Alianza PAIS, ha dichiarato che il dialogo nazionale sarà senza concessioni sui valori e sui principi, e ha detto che questo è il medesimo processo rivoluzionario che è iniziato 10 anni fa e che è in permanente evoluzione per quanto riguarda il suo stile e la forma.

5 luglio 2017

Resumen Latinoamericano