Zona di Resistenza/ Dalle prime ore di questa mattina diverse strade all’interno delle comunità mapuche sono state bloccate all’alba, impedendo l’ingresso degli agenti del governo per effettuare il Censimento 2017. Nel basso Malleco si sono registrate alcune forme di resistenza al momento dell’entrata dei rilevatori accompagnati da forze speciali dei Carabinieri, di fronte a questo fatto il governo regionale ha deciso di sospendere il processo nelle comunità mobilitate.

Bisogna ricordare che varie comunità durante la settimana avevano pubblicamente annunciato che non avrebbero preso parte al Censimento dichiarando: “non permetteremo che nessun dipendente del Governo entri nella nostra comunità a contarci come veri animali, noi siamo una comunità autonoma, che, e così lo definiamo, non dipende più dallo stato”.

Questo pomeriggio uno dei dirigenti del movimento autonomista della provincia del Malleco, il werkén della comunità autonoma di Temucuicui, Jorge Huenchullan, ha manifestato la sua opinione sul processo di Censimento e le ragioni che hanno portato la comunità ad opporsi ad essere censiti “Non è che noi siamo contro ciò che fa lo stato, il censimento è uno strumento per misurare e valutare situazioni puntuali della popolazione, qui in questo caso i mapuche, perché li si vuole nuovamente valutare, la scarsezza delle terre? il livello di povertà che vediamo nelle comunità? quale pianificazione realizzerà lo stato nei confronti della comunità censita, sapendo che lo stato ha un debito storico con questa comunità non solo territoriale ma politico”, ha specificato il dirigente mapuche.

Allo stesso tempo, Huenchullan ha evidenziato che il Censimento non contempla domande che siano adatte alla realtà mapuche, e che, a suo modo di vedere, il processo è una pratica di sottomissione. “Per noi il censimento è una pratica di sottomissione, di assimilazione che lo stato ha per tenerci come suo folklore, come se fossimo di sua proprietà”, ha osservato.

Huenchullan ha aggiunto, inoltre, che l’attuale relazione tra il popolo mapuche e lo stato è totalmente sfavorevole e che la lotta della comunità mira alla liberazione e al riconoscimento della sua comunità. “Il popolo mapuche è un popolo che è libero, non siamo ancora riconosciuti nella costituzione come popolo sovrano libero, ma la lotta punta verso là”, ha enfatizzato il werkén.

19 aprile 2017

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