La Procuratrice Generale della Nazione ha giudicato la detenzione come illegale e, pertanto, deve rimanere senza effetto, e che, inoltre, non è stata contemplata la “immunità dall’arresto” essendo legislatrice eletta al Parlasur (Parlamento del Mercosur).

Alejandra Gils Carbó, Procuratrice Generale della Nazione, ha emesso due giudizi con i quali sentenzia che la detenzione della dirigente di Jujuy è “illegale e deve rimanere senza effetto” e che, inoltre, non è stata contemplata l’immunità dall’arresto di cui godeva la Sala essendo legislatrice eletta al Parlasur. Ha aggiunto, inoltre, che la giustizia di Jujuy non ha fondato i rischi processuali che giustificherebbero la sua carcerazione cautelare.

La procuratrice generale ha completamente rifiutato le ragioni del Superiore Tribunale di Giustizia di Jujuy, che sostenevano che i legislatori del Parlasur non godevano dell’immunità d’arresto giacché si tratterebbe di una questione regolata da atti internazionali, che non convalidano l’immunità d’arresto nel territorio argentino. Gils Carbó ha sostenuto che, in ogni modo, i legislatori del Mercosur sono equiparati ai deputati nazionali.

La procuratrice generale ha sentenziato che l’argomento della giustizia di Jujuy, che giustificherebbe la prigione preventiva della Sala, è carente di fondamenti. Ha discusso il fatto che il Tribunale Superiore di Jujuy “ha aggiunto che la posizione di guida e la capacità organizzativa della signora Sala permettevano di prevedere che ci fosse l’esistenza di rischio di fuga e di inquinamento dell’indagine senza spiegare in che modo tale condizione avrebbe valore, nel caso, per giustificare tale asseverazione, e omettendo di determinare se questa circostanza si mantiene attualmente”. In questo senso, ha ricordato che la Procura Generale “ha considerato che le caratteristiche personali del presunto autore non sono, per sé medesime, giustificazione sufficiente per la prigione preventiva”.

Come dire, secondo il verdetto di Gils Carbó, la carcerazione preventiva della Sala è illegale e deve rimanere senza effetto a causa del suo carattere arbitrario e per l’immunità dall’arresto di cui gode Milagro Sala.

La dirigente della Tupac Amaru si trova detenuta dal 26 gennaio 2016, poco più di un anno da quando il Governo repressivo di Gerardo Morales (UCR-Cambiemos) le ha montato una causa per un accampamento nella piazza principale della capitale di Jujuy, un chiaro attacco alle libertà democratiche attentando così al diritto di protesta.

Il Governo di Jujuy ha dovuto rispondere a interrogazioni da parte di organismi internazionali come la Commissione Interamericana dei Diritti Umani (CIDH), sulla privazione della libertà della dirigente politica.

5 aprile 2017

Resumen Latinoamericano