Comunicato pubblico famiglia e comunità Machi Francisca Linconao Huircapan

Ad un anno dalla detenzione e persecuzione frutto di una montatura

A tutti i lamuen e amici che hanno sostenuto la lotta per la Giustizia e Libertà per la Machi Francisca Linconao Huircapan, torniamo a ringraziarvi per il grande sostegno dimostrato in ciascuna delle manifestazioni che sono state effettuate a livello nazionale e internazionale.

KIÑE (uno): Vogliamo ricordare di nuovo che la machi Francisca Linconao non è libera e che la sua salute è ancora in cattivo stato a causa del lungo periodo di detenzione (nove mesi) e di 14 giorni di sciopero della fame, che senza dubbio hanno lasciato conseguenze sul suo stato fisico e spirituale. Per questo ha deciso di ricoverarsi volontariamente nell’ospedale interculturale di Nueva Imperial per trovare qualche miglioramento, giacché giorno dopo giorno i dolori di stomaco e di testa non sono cessati. Sappiamo anche che tutti questi dolori dipendono dalle situazioni di stress, angoscia e dall’attuale condizione di incertezza giudiziaria, che nel caso di un’autorità ancestrale sono ancor più gravi, giacché nello scorso anno la machi Francisca doveva fare il cambio del suo rewe, cerimonia molto importante nella tradizione dei machi e poiché è stata in carcere non lo ha potuto fare.

EPU (due): Oggigiorno vediamo che è molto importante continuare a manifestare il sostegno tanto alla machi Francisca Linconao Huircapan come ai prigionieri politici mapuche che continuano a subire ingiusti processi giudiziari avallati da leggi nefaste come la legge antiterrorismo che è stata lo strumento creato durante la dittatura per criminalizzare le autorità tradizionali mapuche che portano avanti la giusta richiesta territoriale mapuche. Per questo vi chiediamo di nuovo sostegno nelle manifestazioni che saranno realizzate in differenti territori, nazionali e internazionali. Convochiamo per il giorno 30 marzo in luoghi e orari che saranno fissati dalle organizzazioni, questa data molto significativa e allo stesso tempo dolorosa, giacché fu il 30 marzo 2016 che furono perquisite undici case mapuche prendendoli prigionieri e accusandoli ingiustamente sulla base di una dichiarazione ottenuta con un procedimento illegittimo e coinvolgendoli nel caso Luchsinger Mackay, ricorderemo una delle più grandi montature fatte dallo stato, una tra le tante che sono state realizzate negli ultimi decenni in territorio mapuche.

A 1 anno da questa grossolana e insostenibile montatura diciamo

BASTA AI SOPRUSI E ALLA PERSECUZIONE DEI DIFENSORI DEL TERRITORIO!!!

BASTA ALL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE ANTITERRORISMO!!!!

Venerdì 17 marzo 2017

19 Marzo 2017

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