Chiedono la libertà degli arrestati.

Erano membri del gruppo Barrios de Pie che cercavano di consegnare una petizione al governatore Schiaretti. C’erano donne e bambini.

Questo pomeriggio il gruppo Barrios de Pie ha denunciato una “brutale repressione” da parte della polizia cordobese durante un corteo verso piazza España, dove i manifestanti speravano di consegnare una petizione al governatore, Juan Schiaretti, per chiedere alimenti e per comunicargli le loro preoccupazioni per la situazione economica.

La coordinatrice di Barrios de Pie, Silvia Quevedo, ha affermato al quotidiano locale La Voz che quando cercavano di “rendere visibili in modo pacifico” le loro rimostranze per gli aumenti delle tariffe che “hanno duramente colpito le famiglie più povere” sono stati repressi da membri maschi della polizia.

“Siamo stati repressi brutalmente, c’erano donne e bambini”, ha affermato la Quevedo. La dirigente ha denunciato che varie donne sono state aggredite “selvaggiamente” quando la colonna di circa 200 persone passava per la zona del Paseo del Buen Pastor, e la Guardia della Fanteria ha aperto il fuoco con proiettili di gomma.

Ora dei militanti delle organizzazioni sociali chiedono la libertà dei detenuti che manifestavano pacificamente nel Corteo per un Natale Degno e contro la chiusura delle mense popolari, i/le quali sono stati repressi e arrestati dalla polizia provinciale quando hanno voluto raggiungere la zona di piazza España dove si trovava il governatore Schiaretti, per inaugurare un albero di natale.

8 dicembre 2016

Resumen Latinoamericano/ Infonews/ Red Nacional de Medios Alternativos