Redazione Desinformémonos

Tixtla, Guerrero/ In un comunicato emesso il 30 novembre, il Coordinamento Regionale delle Autorità Comunitarie Polizia Comunitaria CRAC-PC annuncia che a partire dal 1 dicembre prenderanno delle misure per fare pressione, come chiusura di strade e blocchi per protestare per la situazione di estrema violenza che vive la cittadinanza di Tixtla del Guerrero e denunciano il “narco-stato” e il governo fallito per la situazione in cui si trovano e che permette che la criminalità vada aumentando: “Giorno dopo giorno ci sono sparizioni forzate, sequestri, smembramenti e cittadini assassinati. L’insicurezza va aumentando e, nonostante le operazioni della polizia statale e militare, le esecuzioni continuano”.

La rivista Proceso riporta, che nel comunicato, il Coordinamento denuncia la presenza di un gruppo criminale chiamato La Nuova Famiglia dei Capi, che attraverso dei messaggi nelle reti sociali hanno annunciato un coprifuoco a Tixtla, dopo le 11.00 della notte. Questo annuncio ha provocato panico e terrore tra gli abitanti.

La Polizia Comunitaria, che ha il suo bastione nel quartiere di El Fortín a Tixtla, segnala che da vari mesi la violenza nel Guerrero è esplosa, principalmente contro i normalisti della Scuola Rurale Raúl Isidro Burgos di Ayotzinapa e gli attivisti a Tixtla.

I comunitari ritengono che l’apparizione di questi “gruppi paramilitari” sia una strategia del governo del Guerrero per annichilire gli attivisti e mettere fine alla dissidenza contro i tre livelli di governo e rendono responsabile dei recenti crimini contro i loro dirigenti la classe politica del Guerrero, e in particolare il governatore Héctor Astudillo e il sindaco Hossein Nabor Guillén.

Fanno un appello alla società del loro municipio, agli impresari, ai commercianti, ai maestri, ai contadini, alle donne di casa, agli studenti, ai raccoglitori di immondizia e ai dirigenti comunitari ad unirsi alla richiesta per evitare che la “intensa guerra sporca infonda terrore e continui a prendersi vite. Dobbiamo evitare che il narco-governo si prenda i destini delle nostre vite”.

Il CRAC-PC continua dicendo che, di fronte all’omissione e all’insensibilità, così come alla mancanza di una comunicazione politica del governo, “vi comunichiamo che a partire da questo momento prendiamo un impegno morale e sociale con le nostre comunità, e per mano di ogni cittadino indignato in questo municipio faremo immediatamente delle azioni e, a partire da questo giovedì 1 dicembre ci vediamo obbligati ad effettuare azioni di pressione come occupazioni di strade, blocchi, e ogni azione necessaria fino a quando le nostre richieste saranno attese”.

I crimini più recenti sono il sequestro e l’assassinio del professore Irineo Salmerón Dircio, coordinatore di collegamento della Polizia Comunitaria di Tixtla, dello scorso 23 novembre, riapparso morto, insieme ad altri due uomini, due giorni dopo nel municipio di Chilapa. I carnefici hanno lasciato insieme ai corpi “insaccati” un narco messaggio con la scritta: “Questo gli è successo per non essersi schierati con il capo, e questo avverrà a tutti i comunitari opportunisti, la vera bastonata, è la vera bastonata. Con attenzione. I Capi”.

Lunedì 28, un gruppo armato ha portato via con la forza l’ex consigliere comunale e promotore delle autodifese, Luis Tenero Encarnación, che è stato anche giustiziato ed è riapparso morto sulla strada Chilpandingo-Tixtla, insieme ad altri due uomini. Il ritrovamento dei corpi è stato fatto all’altezza del paese di Matlalapa.

Tra le loro richieste, c’è anche l’installazione a Tixtla di un osservatorio internazionale dei diritti umani, così come operazioni di vigilanza con la partecipazione della polizia federale, statale, municipale e comunitaria, coordinati dalla società civile.

1 dicembre 2016

foto: Alaide Martínez 

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