Il governo ha posticipato l’installazione del tavolo di dialogo con l’ELN


Juan Manuel Santos e Juan Fernando Cristo hanno comunicato che il tavolo tra Governo ed Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) non inizierà fino a quando non sarà effettuata la consegna di Odin Sánchez. Nonostante ciò, i movimenti sociali affermano che si tratta di una burla verso il paese e una mancanza di volontà governativa rispetto la pace.

I negoziatori del governo oggi non viaggeranno a Quito per installare il tavolo di dialogo con l’ELN. Cresce un sentimento di tristezza in varie persone che attendevano l’inizio formale di questo processo di pace. Secondo il Ministro degli Interni, Juan Fernando Cristo, il tavolo potrebbe essere installato venerdì o sabato ma ha chiarito che questo dipende dalla liberazione, da parte dell’ELN, di Odin Sánchez.

Da parte sua, il Presidente Santos ha dichiarato: “Ho dato istruzioni al gruppo negoziatore con l’ELN di sospendere il loro viaggio a Quito”. Ancora non si conosce la posizione dell’ELN di fronte alla decisione unilaterale del governo di sospendere l’inizio del processo. Su Twitter, Pablo Beltrán, membro di questo gruppo insurrezionale ha dichiarato: “Tutto quanto pattuito lo stiamo rispettando”.

Negli ultimi mesi l’ELN ha liberato varie persone che si trovavano in suo potere, tra loro il risicoltore Alejandro Alarcón Jarro, l’ex sindaco di Charalá, Fabio León Ardila e il risicoltore Diego José Ulloque. Alla stesso modo, durante le votazioni del plebiscito ha effettuato un cessate il fuoco unilaterale.

Manifestanti, che appoggiano il processo di pace e che si riuniranno in differenti luoghi della Colombia per festeggiare l’inizio del tavolo, hanno espresso la propria frustrazione per questo nuovo ritardo nell’inizio dei dialoghi che mette in dubbio la volontà di pace del governo.

Verso mezzogiorno, i negoziatori si sono diretti alla casa di Nariño per ricevere indicazioni sul processo di dialogo con l’ELN, il cui inizio era programmato verso le cinque del pomeriggio a Quito. Questo gruppo negoziatore è in attesa che il governo firmi il decreto che li autorizza ad iniziare il proprio lavoro di negoziazione.

Reazioni

Da Quito, l’accademico Víctor de Currea-Lugo ha affermato che “è deludente, ci rattrista la decisione presa di sospendere l’inizio del tavolo. Come società civile siamo qui per manifestare appoggio al tavolo, disposti a partecipare a questo, così come l’agenda del 30 marzo ha fatto sapere”.

“Questa decisione di Santos risponde alle pressioni dei settori che propongono come indispensabile la consegna di Odín Sánchez, nel quadro di quanto attualmente avviene nel paese”, ha dichiarato Víctor de Currea.

Da parte sua, Sebastián Quiroga, portavoce del Congresso dei Popoli e membro della delegazione della società civile che si è trasferito a Quito per appoggiare l’inizio del tavolo, ha affermato che il Governo dell’Ecuador ha tutto pronto per iniziare il processo. Nonostante ciò, Quiroga ha affermato che le dilazioni sono dovute alla mancanza di gesti umanitari da parte del Governo: “L’ELN ha liberato tre sequestrati, ma non c’è nessun gesto governativo”.

Quiroga ha definito l’episodio di oggi come arroganza del Governo Nazionale: “Non si tratta più di porsi male nei confronti dell’ELN ma del popolo colombiano, della società che si è mobilitata dalle differenti regioni fino a Quito”.

In varie città del paese sono state convocate manifestazioni per chiedere il pronto inizio del tavolo. A Bogotà, la riunione è a Piazza Bolívar, a partire delle 3.00 del pomeriggio.

27/10/2016

Colombia Informa

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Gobierno postergó instalación de mesa de diálogo con el ELN” pubblicato il 27-10-2016 in Colombia Informasu [http://www.colombiainforma.info/gobierno-colombiano-postergo-instalacion-de-mesa-de-dialogo-con-el-eln/] ultimo accesso 28-10-2016.

 

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