Brasile. La protesta contro Temer riunisce a San Paolo più di centomila persone


Rafael Tatemoto

Le manifestazioni promosse dai fronti Brasile Popolare e Popolo Senza Paura hanno anche criticato gli “attacchi ai diritti”.

Domenica scorsa (4) più di centomila persone hanno partecipato nell’Avenida Paulista alla manifestazione contro il governo di Michel Temer (PMDB). La manifestazione organizzata in modo unitario dai fronti Brasile Popolare e Popolo Senza Paura, criticava il processo di rottura istituzionale nel paese e il programma di abolizione dei diritti annunciato dal presidente non eletto.

Ciascuno dei fronti organizza diversi movimenti popolari, organizzazioni sindacali, organizzazioni femministe, studentesche e della gioventù.

I manifestanti hanno cominciato a riunirsi di fronte al Museo dell’Arte di San Paolo (Masp), nell’Avenida Paulista, e, da lì, si sono diretti a Largo de la Batata, Zona Ovest della città di San Paolo.

Il numero di persone che hanno partecipato alla manifestazione è stato divulgato dagli organizzatori. La Polizia Militare non ha comunicato le stime.

Lotta

Nell’agenda delle manifestazioni c’è stata la critica a Temer e alle sue proposte. “Chi crede che [tutto] sia terminato con la votazione al Senato si inganna. Il gioco è solo cominciato, e sarà deciso nelle strade”, ha affermato Guilherme Boulos, del Movimento dei Lavoratori Senza Tetto (MTST), che ha anche messo in discussione la legittimità del Congresso di decidere il futuro politico del paese.

Per le organizzazioni presenti, l’impeachment, oltre che illegale, ha un contenuto contrario agli interessi dei e delle lavoratrici. “Dopo la farsa giuridica, il golpe si rivela nel tentativo di liquidare tutti i diritti lavorativi, pensionistici e sociali, oltre che nell’attacco alla sovranità nazionale con la privatizzazione del pré-sal [striscia costiera con grandi riserve di petrolio]”, ha precisato Júlio Turra, dell’esecutivo nazionale della Centrale Unica dei Lavoratori (CUT).

Il tema del pré-sal è stato ricordato anche da Cibele Oliveira, del Sindacato dei Petroliferi di San Paolo: “Nel golpe ci sono interessi nazionali e internazionali. Uno di questi è il pré-sal. Noi abbiamo la terza maggiore riserva [di petrolio] del mondo. Nessuno dubita dell’interesse per il petrolio in Medio Oriente, ma qui sì”.

Gilmar Mauro, del coordinamento nazionale del Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra (MST), mette in risalto che a partire da ora “avremo manifestazioni permanenti”. “Varie categorie faranno manifestazioni sindacali, come lo sciopero dei bancari, la Giornata Nazionale di Lotta per la Riforma Agraria. Si sta lavorando alla possibilità di uno sciopero generale”, ha precisato.

Per il coordinatore del MST, “se le strade, la gioventù, i movimenti popolari, se noi riusciamo a fare uno sciopero generale, non ho alcun dubbio che abbatteremo il governo golpista di Temer”, ha riferito.

Gioventù

Nella protesta c’è stata una forte presenza di giovani. Oltre alle parole d’ordine contro Temer, è stata fortemente criticata la Polizia Militare per la repressione contro i dimostranti durante le manifestazioni che hanno avuto luogo durante tutta la settimana.

Membri di Levante Popular de la Juventus hanno fatto una colletta di solidarietà con la militante del movimento, Deborah Fabri, che ha perso l’occhio sinistro a causa di una ferita per dei frammenti di una bomba.

“La violenza poliziesca ha lasciato sul corpo della gioventù i segni del golpe”, si è lamentato Barbas Pontes, di Levante. Varie volte, i manifestanti hanno chiesto la smilitarizzazione della Polizia Militare.

Insieme ai giovani è stato possibile incontrare manifestanti più vecchi, che comparavano l’attuale momento del paese al contesto autoritario del recente passato.

“È un’altra modalità, ma è una rottura democratica, che significa, come precedentemente, un attacco ai diritti dei lavoratori”, ha detto il lavoratore del settore della giustizia, Valter Ponte, di 63 anni.

Repressione

Al termine della manifestazione, quando gran parte delle persone già cominciavano a disperdersi, la Polizia Militare si è scontrata con i manifestati.

Prima di cominciare la manifestazione a San Paolo, 27 persone sono state arrestate in due punti della città e sono state portate presso il Dipartimento Statale di Indagini Criminali (Deic).

Secondo gli avvocati che seguono il caso, la Polizia non ha ancora presentato le ragioni per cui sono stati effettuati gli arresti, ma afferma che loro si stavano dirigendo alla manifestazione effettuata nel centro di San Paolo.

Agenda

Il prossimo mercoledì (7), Giorno dell’Indipendenza, in diverse città del Brasile si effettuerà la tradizionale giornata di lotta conosciuta come “Grido degli Esclusi”. Per giovedì (8), i fronti Brasile Popolare e Popolo Senza Paura organizzano una grande manifestazione, nuovamente a Largo de la Batata, Zona Ovest della città di San Paolo.

Traduzione dal brasiliano di María Julia Giménez

5 settembre 2016

Resumen Latinoamericano/ Brasil de Fato

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Rafael Tatemoto, “Brasil. Protesta contra Temer reúne más de cien mil personas en São Paulo” pubblicato il 05-09-2016 in Resumen Latinoamericanosu [http://www.resumenlatinoamericano.org/2016/09/05/brasil-protesta-contra-temer-reune-mas-de-cien-mil-personas-en-sao-paulo/] ultimo accesso 07-09-2016.

 

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