Con l’assassinio di tre comuneri indigeni il Governo Santos risponde alla Minga Nazionale


4 feriti gravi colpiti da proiettili, per un totale di 135 feriti.

Quando i portavoce della Minga Nazionale Agraria Contadina Etnica e Popolare, facevano un bilancio della cruda situazione di violazione dei diritti nell’ambito della Minga Nazionale e della mancanza di garanzie per le mobilitazioni, e un appello al presidente Santos a fare un negoziato nazionale, le Autorità Indigene del Nord del Cauca – ACIN, hanno comunicato l’assassinio ad opera della Forza Pubblica di due comuneri della guardia indigena.

Due nuovi assassinii, oltre a quello della guardia Embera Willington Quibarecama, che ha sacrificato la sua vita in difesa dei Diritti dei Popoli Indigeni e dei diritti di tutti, è quello di Gersain Cerón di 30 anni, comunero indigeno della riserva Las Mercedes, municipio di Caldono (Cauca), che ha ricevuto un proiettile rinforzato che ha colpitoil compagno direttamente al petto. Ha ricevuto le prime cure dalle stesse unità sanitarie della zona, ed è morto durante i soccorsi.

Il secondo è il comunero Marco Aurelio Diaz della riserva La Aguada, che è morto per l’impatto di due proiettili, mentre veniva trasferito all’Ospedale di Santander de Quilichao.

I fatti sono avvenuti alle 10.19 della mattina nella via panamericana che unisce Santander di Quilichao a Popayán, esattamente nella località di Monterilla tra La Agustina e Pital, nel Nord del Cauca.

Precisamente in uno dei quattro siti di mobilitazione e resistenza della Minga Nazionale nel Nord del Cauca, con più di 5 mila comuneri mobilitati; siti che fanno parte dei 38 punti dove i popoli Indigeni dell’ONIC fanno camminare la parola su tutto il territorio colombiano.

Nel quarto giorno di mobilitazione, i comuneri dell’ACIN, stanno venendo attaccati dalle 9.00 della mattina con forti assalti dell’ESMAD, della Forza Pubblica e dell’Esercito Nazionale, con gas lacrimogeni, proiettili rinforzati e con armi non convenzionali.

In questa prima informazione, si registrano altri (4) feriti gravi come Evelio Hurtado di 38 anni della Riserva di Pioyá, Ovidio Escue Dagua della Riserva Huells Caloto, Oscar Guetio della Riserva di Muchique los Tiques e Rafael Pazú della Riserva di Jambaló. Per la gravità dei colpi sono stati trasferiti nella rete ospedaliera del Cauca. Senza escludere gli altri feriti per l’incursione militare ordinata dal governo nazionale per dissuadere la Minga Nazionale.

I popoli Indigeni riportano 135 feriti; due indigeni sotto processo, tra loro una donna, 5 sottoposte illegalmente a custodia cautelare e uno scomparso.

Noi Popoli e organizzazioni indigene dell’ONIC pensiamo che un Governo che attualmente è in un processo di pace non deve, né può trattare come in guerra i popoli indigeni che partecipano alla Minga, che sono soggetti collettivi di speciale protezione e attori di pace.

Un’altra denuncia che nella conferenza stampa è stata sottolineata è quella del permanente sorvolo di droni sulle zone in cui sono i nostri fratelli e sorelle, accompagnato dalla massiccia distribuzione di volantini che invitano i nostri fratelli indigeni a smobilitare, con cui evidentemente si disapprova e si vittimizza la Minga Indigena, mettendoci in una situazione di rischio e minaccia.

Denunciamo anche l’impegno del governo nazionale in questo assalto, di fronte alle dichiarazioni del Ministro Irragorri, con le quali dichiara che la Minga è infiltrata dall’ELN, il governo nazionale e la comunità internazionale devono sapere che noi popoli indigeni siamo autonomi nelle nostre decisioni e per questo possiamo resistere più di un mese nelle strade senza che nessuno lo ordini.

Pertanto confermiamo le seguenti RICHIESTE:

1. Garanzie per la mobilitazione, e che cessino gli attacchi e l’indiscriminata repressione contro le comunità indigene nella Minga.

2. L’attivazione del tavolo nazionale di negoziato guidato dal Presidente della Repubblica e tutti i suoi ministri con lo scopo di mantenere tutti gli accordi pattuiti con i differenti settori sociali, specialmente con i popoli indigeni.

3. Cessazione della campagna del Governo Nazionale di stigmatizzazione, guidata dal Ministro dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale, che ha affermato che la mobilitazione è infiltrata dall’ELN.

4. Liberazione dei fratelli e delle sorelle indigene arrestati nell’ambito della MINGA NAZIONALE.

AUTORITÀ NAZIONALE DEL GOVERNO INDIGENO – ONIC

Continuiamo con i bastoni di comando, in minga di resistenza per la Vita e la difesa dei nostri territori! 

02 giugno 2016

ONIC

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Con el asesinato de tres comuneros indígenas responde Gobierno Santos a la Minga Nacional” pubblicato il 02-06-2016 in ONICsu [http://www.onic.org.co/noticias/70-destacadas/1249-con-el-asesinato-de-tres-comuneros-indigenas-responde-gobierno-santos-a-la-minga-nacional] ultimo accesso 02-06-2016.

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