Le bande armate dell’agro-negozio


Darío Aranda

Le comunità wichí di Salta denunciano sgomberi per mano di guardie armate.

I wichí di Salta denunciano l’avvocato jujegno Omar Quintar. Sostengono che si è appropriato di quindici appezzamenti, migliaia di ettari, utilizzando uomini armati per sgomberare intere famiglie. La morte dei bambini per mancanza di assistenza medica. L’avanzata dell’agro-negozio.

Le comunità wichí di Salta denunciano la violazione dei diritti al territorio, alla salute e all’educazione. Succede a Rivadavia Banda Sur, dove subiscono violenti sgomberi, attacchi di bande armate e un impresario che si è impadronito di quindici appezzamenti con la complicità politica e giudiziaria. “È inumano ciò che stiamo vivendo, non viene rispettato nessuno dei nostri diritti perché siamo aborigeni e perché siamo poveri”, si è lamentato Vernardino Pizarra, uno dei portavoce wichí. L’avanzata dell’agro-negozio e la morte dei bambini per mancanza di assistenza medica sono due facce di queste violazioni.

Rivadavia Banda Sur è situata a 380 chilometri ad est dalla capitale provinciale, quasi al confine con il Chaco, storico territorio del popolo wichí. La zona, parte del conosciuto chaco saltegno, ha cominciato ad essere ambita alla fine del decennio dei 90, quando la soiizzazione ha cominciato ad avanza nelle regioni fuori dalla pampa.

“Abbiamo cominciato da tre anni ad avere dei problemi. Hanno recintato fondi, collocato cancelli e chiuso le strade comunali che vanno verso il fiume Bermejo”, risulta nella denuncia del 2009, fatta da Demetrio Campos, capo della comunità Misión Wichí. Sono più di una decina le denunce presentate dalle comunità originarie, ma nessuna ha fatto progressi. La procura di Pichanal (tribunale di Orán) le ha sistematicamente messe in un cassetto.

Nell’ultimo decennio a Rivadavia Banda Sur è diventato regola un paesaggio atipico: reticolati, staccionate con lucchetti, cartelli con “proibito passare”. E delle bande armate hanno cominciato a pattugliare. La situazione si è ripetuta nei paraggi di El Chañaral, La Soledad, El Cocal, Las Llaves e San Felipe, tra gli altri.

Le comunità hanno visto impedito il proprio diritto fondamentale di transitare, cacciare, raccogliere miele, pescare, ottenere materiali per il loro artigianato. Le comunità wichí danneggiate sono quelle di El Chañaral, La Esperanza, El Cocal, Brealito, San Felipe e Fiscal 30, più di 300 famiglie.

“Questo signore (Omar) Quintar si è rubato tutti i campi. Noi stiamo qui fin dai nostri bisavoli e mai ci hanno dato la terra. Viene un impresario con denaro e gli danno tutto a suo nome. Per favore racconta che questo succede a Salta”, ha raccontato Vernardino Pizarra, rappresentante delle comunità wichí di Rivadavia Banda Sur.

I wichí denunciano che l’avvocato jujegno Omar Quintar si è appropriato di quindici fondi. Solo la tenuta Las Llaves è di 5000 ettari, che appartiene da più di cento anni alla famiglia contadina Argañaraz.

Tra le vittime dirette ci sono le comunità wichí Chañaral e Breal, che sono state espulse dai loro campi. Nella località la comunità Breal possedeva anche un cimitero, prova irrefutabile di possesso e di diritti sul territorio.

L’ultima denuncia l’ha fatta Pizarra, al commissariato N° 1 della città di Salta. Non fanno ricorso al commissariato di Rivadavia e al Potere Giudiziario di Orán perché non procedono. Pizarra ha messo in allerta sulle azioni dei gruppi armati che minacciano gli abitanti. Hanno catturato tre uomini con dei fucili, ma in pochi giorni li hanno liberati.

“I politici sono complici”, ha affermato Pizarra. Ha dichiarato che Quintar conta sull’appoggio del locale giudice di pace, Luis Romero, del sindaco Leopoldo “Polo” Cuenca, e ha anche dei legami con il senatore provinciale Mashur Lapad, il politico con più potere nel dipartimento e uno dei più influenti della provincia.

Gli altri attori segnalati sono il procuratore Mónica Viazzi e il deputato nazionale e impresario Alfredo Olmedo, che nel decennio dei 90 ha ricevuto 360.000 ettari dal governatore Juan Carlos Romero (per l’agricoltura, previo disboscamento) e che avanza anche contro contadini ed indigeni.

Quintar ha smentito le denunce contro di lui. Si è definito un “ecologista” e ha dichiarato che lo attaccano “quelli che vogliono disboscare tutto”. Ha sostenuto di possedere molti lotti ma una sola tenuta, ha dichiarato di aver fatto “molto per gli indigeni” della zona (dalle strade fino al lavoro) e ha negato l’esistenza di bande armate. “Mi hanno dato fuoco ad una scavatrice, hanno rubato staccionate e recinzioni; ho dovuto assumere tre guardie notturne”, si è giustificato. Secondo Quintar, accumula terre per “progetti turistici”.

La Legge Nazionale 26160 è in vigore dal 2006. Ordina ai giudici di frenare tutti gli sgomberi di indigeni e che la Nazione e le province registrino i territori comunitari. Gli sgomberi non si sono fermati e, ad un decennio dalla sua approvazione, nell’80 per cento delle comunità originarie del paese manca di finire i rilevamenti.

Ai conflitti territoriali si è aggiunta la morte di bambini per mancanza di assistenza medica. Nel luglio del 2015 ne sono morti quattro in dieci giorni. Bianca Acosta, di 18 mesi di vita, e Ismael Sarmiento (di 3 anni). Dopo è morta María del Carmen Laguna, di 1 anno, mentre veniva trasportata ad Orán per cambiarle una sonda. È morta lungo il percorso perché l’ambulanza municipale non aveva l’ossigeno. Il Ministero della Prima Infanzia ha dichiarato che si è trattato di “una mancanza di assistenza”.

Le comunità spiegano che ci sono solo due medici per 10.000 abitanti, con l’aggravante della “discriminazione e dei maltrattamenti” verso i popoli originari. “Ci sono stati molti casi di bambini morti per denutrizione, per cattiva assistenza. Continuano a morire bambini e adulti. La situazione è molto grave”, ha affermato il portavoce wichí.

Le comunità hanno aperto una pagina su Facebook (Wichi Lhayis Rivadavia Banda Sur), dove descrivono la situazione che subiscono. “I politici ci mentono e i giudici ci dicono di ‘non molestare’, ma abbiamo dei diritti e non sappiamo come vivere senza territorio”, ha avvisato Vernardino Pizarra.

17-05-2016

Página 12

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Darío Aranda, “Las bandas armadas del agronegociopubblicato il 17-05-2016 in Página 12, su [http://www.pagina12.com.ar/diario/sociedad/3-299424-2016-05-16.html] ultimo accesso 20-05-2016.

 

I commenti sono stati disattivati.