Nelle ultime ore di giovedì 14 gennaio, le famiglie sono tornare a respirare.
Martedì 12, circa 300 persone avevano sfilato per le strade della località del Guerrero, Arcelia, chiedendo la ricomparsa in vita dei loro 17 familiari che erano stati sequestrati da uomini fortemente armati mentre si trovavano in una fiesta, sabato 9 gennaio.
Il respiro gli si era bloccato quando era stato trovato senza vita il corpo di José Eutimio Tinoco, commerciante di questa località.
Questa settimana, anche cinque maestri di Ajuchitlán del Progreso erano stati sequestrati, lunedì 11, quando uomini armati sono entrati a forza nella secondaria tecnica dove i docenti stavano lavorando. Anche quattro di loro sono stati liberati venerdì, salvo uno, che secondo fonti ufficiali “è morto durante lo scambio”.
Nonostante lo stato in cui si trovavano, secondo quanto ha pubblicato La Jornada, sono stati trattenuti per quasi 9 ore nell’agenzia del Pubblico Ministero di Chilpancingo, mentre i loro familiari aspettavano fuori, e non avevano potuto riunirsi con loro.
Sergio Ocampo, corrispondente di questo giornale nel Guerrero, ha scritto che “i 21 cittadini sequestrati erano riapparsi in una delle colline vicine al paese di La Gavia, municipio di San Miguel Totolapan, confinante con il municipio di Arcelia”.
Il fantasma delle sparizioni forzate si estende sul Guerrero come una nuvola nera e cruenta: secondo un articolo pubblicato nel eldragonario.blogspot.com, che ha raccolto le informazioni di polizia su morti, sparizioni, sequestri ed estorsioni avvenuti in questo stato nei primi 13 giorni dell’anno c’è una media di 5 omicidi quotidiani (65 in totale) e 22 persone sequestrate.
Oltre ai 4 maestri e ai 16 sequestrati in una fiesta, anche altre 5 persone che erano state sequestrate sono state liberate con il gruppo.
Il fatto paradossale della situazione è che il Guerrero è sovraffollato di forze poliziesche. Per saperne: dopo il massacro di Iguala, nel quale i 43 normalisti di Ayotzinapa sono stati fatti scomparire e altri 3 assassinati, 2 mila antisommossa sono stati inviati a Chilpancingo, capitale dello stato.
Il 4 dicembre dell’anno scorso, con la scusa della “Operazione Speciale di Sicurezza Terra Calda”, 2 mila agenti della polizia federale sono stati ripartiti tra i 22 municipi del Guerrero (anche in 8 dello Stato del Messico, in 4 del Morelos e in 2 del Michoacán).
Ad ottobre del 2015, quando nel Guerrero sono state fatte le valutazioni dei docenti pianificate dalla Segreteria dell’Educazione e ampiamente contrastate dal sindacato dei docenti, altri 1500 agenti federali sono stati schierati nello stato.
La quantità di poliziotti, riferiscono le organizzazioni popolari del Guerrero, non assicurano che la popolazione sia in salvo dalle bande del crimine organizzato. È che, come molti affermano, non li inviano per fare fronte a quelli.
Foto: Especial / Proceso
18 gennaio 2016
Desinformémonos
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
Redacción Desinformémonos, “Liberan a 21 personas en Guerrero, secuestrados a pesar de superpoblación policial” pubblicato il 18-01-2016 in Desinformémonos, su [http://desinformemonos.org.mx/liberan-a-21-personas-en-guerrero-secuestrados-a-pesar-de-superpoblacion-policial/] ultimo accesso 21-01-2016. |